“Critica la gestione emergenziale nel settore delle costruzioni. È un momento difficile dove serve grande senso di responsabilità e coesione di tutti i rappresentanti del mondo del lavoro, perché insieme abbiamo l’obbligo di contribuire a contenere il contagio di un mostro che sta uccidendo migliaia di persone. Per questo, ci appelliamo anche a tutte le associazioni datoriali del settore delle costruzioni del Lazio di aiutarci in questa corsa contro il tempo”. Lo dice Fabio Turco, Segretario Generale Filca Cisl Lazio.
“Sappiamo bene che il cantiere edile non è una fabbrica e diverse tipologie di lavoro non riescono a garantire il rispetto delle norme di sicurezza dettate dal protocollo sottoscritto dalle parti sociali e dal Decreto del 17 marzo. Siamo consapevoli che dobbiamo garantire lavorazioni di manutenzione essenziali, ma dobbiamo avere il coraggio di chiudere momentaneamente tutti quei cantieri che mettono a rischio la salute dei lavoratori e delle loro famiglie” dice Turco. “Chiediamo ai lavoratori di vigilare e segnalarci eventuali rischi. Siamo pronti a dare la massima assistenza anche attraverso i nostri Rappresentanti dei Lavoratori Territoriali. Dobbiamo fermare tutte quelle lavorazioni che non sono urgenti e che possono diventare veicolo di diffusione del Virus, garantendo occupazione e salario dei lavoratori attraverso le nuove misure messe in atto dal governo in materia di ammortizzatori sociali” aggiunge Francesco Agostini, Segretario Generale Filca Cisl Lazio Nord.
“Chiediamo alla Regione Lazio, attraverso l’ufficio speciale per la ricostruzione, di prendere provvedimenti coraggiosi sui cantieri del Cratere, che tutelino imprese e lavoratori. I cantieri del cratere si trovano a Accumoli (RI); Amatrice (RI); Antrodoco (RI); Borbona (RI); Borgo Velino (RI); Cantalice (RI); Castel Sant’Angelo (RI); Cittaducale (RI); Cittareale (RI); Leonessa (RI); Micigliano (RI); Poggio Bustone (RI) Posta (RI); Rieti; Rivodutri (RI).Riscontriamo seri problemi a partire dal reperimento dei dispositivi di protezione che prevengano il contagio del cov-19 ,come guanti e mascherine, le imprese hanno difficoltà nel reperimento dei materiali per le lavorazioni, inoltre nell’ area cratere insiste un’enorme numero di lavoratori che provengono da diverse regioni d’Italia ,tra cui quelle più colpite dalla epidemia ,e come se non bastasse siamo venuti a conoscenza di più di un caso di positività al contagio del Coronavirus di lavoratori impegnati nelle opere di ricostruzione post sisma. Oggi la preoccupazione principale è che si svitino tutti quegli atteggiamenti che possono diventare veicolo di contagio, pertanto richiamiamo imprese e lavoratori ad osservare nel dettaglio le misure indicate nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” conclude Filca Cisl.
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