“Gli effetti del nuovo Coronavirus non si limitano alle zone del cosiddetto ‘focolaio’ nel Nord Italia, né ci possiamo aspettare che gli strascichi non investano anche il resto del Paese nei prossimi mesi. In queste ore Confartigianato, insieme alle altre organizzazioni di rappresentanza, è stata coinvolta in un’intensa attività di consultazione con le Istituzioni, in particolar modo con il Ministero dello Sviluppo il Ministero del Lavoro”: lo scrivono Confartigianato Imprese Rieti e Copagri Lazio.
“Confartigianato Imprese Rieti e Copagri Lazio rilevano la necessità di affiancare alla risposta emergenziale una visione di più lungo periodo, affrontando le inevitabili ripercussioni di una situazione che coinvolgerà tutta l’economia nazionale: il duro colpo che l’infezione da Coronavirus infliggerà all’immagine dell’Italia e del Made in Italy, con conseguenze non soltanto sul nostro export, ma anche su fattori più prettamente interni, come sta già succedendo per l’annullamento e riprogrammazione sine die della più importanti fiere nazionali, generando incertezze su tutto l’indotto a queste collegato. Confartigianato Imprese Rieti e Copagri Lazio ritengono che non debbano essere sottovalutate neanche le ripercussioni della crisi sui settori del trasporto e della logistica: basti pensare ad esempio alla situazione relativa ai 4 principali porti del Nord, a causa della sospensione degli arrivi dei container cinesi e al rallentamento – in ingresso e in uscita – del commercio con la Cina” dice Confartigianato Imprese Rieti e Copagri Lazio.
“Grave anche la situazione che si prospetta sul turismo. I bus operator del territorio lamentano un blocco delle partenze e degli arrivi all’aeroporto di Fiumicino, con conseguenze negative anche sul numero di visitatori verso i santuari Francescani e il territorio reatino in genere” dicono le associazioni.
Confartigianato Imprese Rieti e Copagri Lazio attendono dal Governo risposte ai principali temi di attenzione che, come anticipato dalle stesse Istituzioni, saranno oggetto di specifici provvedimenti:
- definizione di un adeguato livello di priorità all’emergenza sanitaria per evitare la diffusione non controllabile e non gestibile dell’infezione;
- contrasto alle ripercussioni negative sull’immagine del Paese e del Made in Italy;
- la semplificazione del sistema normativo e coordinamento serrato tra le diverse Istituzioni coinvolte;
- adeguata valutazione dei danni diretti e indiretti prodotti dall’emergenza, per la definizione di un perimetro pienamente coerente con le esigenze dei comparti produttivi;
- potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia con interventi di “fast track” per i settori e i territori maggiormente coinvolti;
- proroga delle scadenze di ogni tipo, ivi compresi i bandi pubblici;
- garanzia di una adeguata sorveglianza sui prezzi per evitare manovre speculative;
- problematiche legate al blocco del commercio con la Cina;
- contrasto alle ricadute sul sistema del turismo;
- rinvio dell’entrata in vigore del “codice delle crisi d’impresa”;
- rafforzamento del confronto sui diversi tavoli settoriali già aperti al Ministero.
“Non sfuggirà – afferma Maurizio Aluffi Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – che anche nel territorio reatino gli effetti della flessione economica dovuta al coronavirus non tarderanno ad arrivare, sia per l’intensa interconnessione con una grande città come Roma, sia riguardo alle ricadute per il turismo, ancora di più per le imprese che operano nell’autotrasporto, che subiranno importanti conseguenze in negativo sugli spostamenti delle persone per viaggi e/o collegamenti verso gli aeroporti.”
“L’auspicio – ribadisce il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi – è che non vengano riproposti interventi, ahimè, già conosciuti in occasione delle precedenti emergenze che il nostro Paese ha vissuto nel recente passato e che hanno rappresentato solo un palliativo lasciando le imprese nella drammatica situazione di non saper come fronteggiare l’emergenza”.
“La diffusione del coronavirus – commenta Guido Colasanti, Presidente Copagri Lazio – paradossalmente ha messo in luce le grandi capacità del sistema sanitario nazionale di affrontare le più gravi emergenze, ma al contempo ha anche evidenziato le gravi carenze e le fragilità di quello agroalimentare. Soprattutto qui nel reatino, dove le imprese agricole sono fornitrici della GDO e delle piccole aziende di alimentari, a causa del calo drammatico della presenza del turismo, sia nella Capitale che in tutta la provincia, non riescono più a collocare la merce per il calo della domanda. Riteniamo prioritario tutelare la salute dei cittadini – sottolinea il Presidente di Copagri Lazio – ma occorre affrontare con la massima urgenza e decisione la gravissima crisi in cui stanno scivolando gli agricoltori, di cui solo ora si cominciano a delineare i contorni. Il Governo dovrà intervenire con sgravi fiscali totali e con misure a sostegno del reddito per le aziende agricole, non solo per quelle presenti nella cosiddetta zona rossa, ma anche per tutte le altre imprese del settore agroalimentare colpite dalla diminuzione dei consumi, soprattutto per quelle che risentono in modo indiretto del calo del flusso turistico”.
“Un primo risultato è stato ottenuto – dichiara Maurizio Aluffi – la bilateralità artigiana si è già attivata per fronteggiare gli effetti dell’emergenza coronavirus sulle imprese. Confartigianato, le altre organizzazioni dell’artigianato e Cgil, Cisl, Uil hanno firmato il 26 febbraio un accordo interconfederale che prevede, per tutte le imprese e i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, uno specifico intervento fino a venti settimane nell’arco del biennio mobile connesso a sospensioni dell’attività aziendale determinate dal coronavirus. L’intervento non è limitato alle ‘zone rosse’ ma riguarda l’intero territorio nazionale, sempre in relazione a sospensioni determinate dalla causale coronavirus”.
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