Era stato preannunciato le scorse settimane, durante la vicenda del possibile impianto a Vazia e oggi arriva la notizia dal presidente Mariano Calisse: entra nella fase esecutiva la redazione del Piano Provinciale dei Rifiuti (PPR) di Rieti e si prevede la finalizzazione e approvazione dello stesso entro la fine dell’estate.
“Inizia da qui un processo che prevede come prima tappa un’attenta analisi demografica, realizzata attraverso i dati che abbiamo raccolto in questi ultimi mesi. Durante questa è necessaria l’attiva collaborazione di tutti i Comuni della Provincia, che devono far pervenire ai nostri uffici i dati sulla produzione dei rifiuti sul proprio territorio divisi per categoria merceologica. Questo permetterà una stima della produzione a cui deve necessariamente seguire un’analisi della vincolistica – dice Calisse – Saranno prese in considerazione tutti i possibili vincoli dettati dai PTPR e Piano Regionale dei Rifiuti e tutte le situazioni particolari, segnalate dai sindaci. Ultimo passo consiste nella redazione di uno studio sul degrado comportato dai rifiuti ove non presenti impianti e in contemporanea l’impatto degli impianti stessi sul territorio. L’obiettivo finale che ho preteso nell’elaborazione del PPR è l’individuazione della reale necessità di impianti per la nostra Provincia”.
“La previsione che posso anticipare grazie al lavoro svolto fino ad oggi è che la strutturazione verosimilmente seguirà questa linea: un impianto di trattamento per i rifiuti residui o indifferenziato, che sarà a Casapenta, dove già esiste l’autorizzazione e un unico impianto per l’umido. Altre considerazioni verranno fatte per i rifiuti differenziati che necessitano di alcuni punti per il loro trattamento, che sono pochi perché tratteranno solo i rifiuti prodotti dal territorio. La certezza deve essere che le aree individuate non andranno a comportare danni ad abitazioni, strutture pubbliche e strutture sensibili esistenti. Anche per offrire alle imprese del settore che vogliono investire sul territorio e vogliono occuparsi dello smaltimento dei rifiuti da noi prodotti di poter progettare in spazi adeguati e precedentemente concordati – continua Calisse – È necessario dotare la Provincia di questo importante strumento di programmazione e la ragione è evidente a seguito delle recenti vicende. Gli impianti di trattamento rifiuti non possono essere trattati in modo singolo, ma devono rientrare in una programmazione concordata con i territori. Non sono le singole istituzioni a dover ricorrere alle vie amministrative o a contrasti con gli imprenditori. Saremo chiamati in questi pochi mesi a fare un grande lavoro, radicalmente capillare, ma obbligato: la Provincia non può e non deve aspettare oltre e non devono verificarsi nuovamente momenti di tensione tra istituzioni e cittadini”.
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