(pa.cor.) A seguito della direttiva di ieri, a firma del Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, arrivata anche a Palazzo di Città avente come oggetto le prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle pubbliche amministrazioni al di fuori delle aree di cui all’articolo 1 del decreto-legge n.6 del 2020, anche il Comune di Rieti si organizza per quelle che sono le indicazioni base per la tutela di dipendenti e utenti. Così negli uffici sono state esposte le direttive del Ministero della Sanità e, appena arriveranno, si provvederà a posizionare anche gli igienizzanti fuori dagli uffici. Tornando alla direttiva di legge relativa alle pubbliche amministrazioni si torna a sottolineare che
“In particolare, nei comuni o nelle aree nei quali risulti positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica”. Si introduce, inoltre, la facoltà, per le autorità competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus” dice la direttiva.
In merito alla modalità di svolgimento della prestazione lavorativa all’interno dell’ente, le amministrazioni “nell’esercizio dei poteri datoriali, privilegiano modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, favorendo tra i destinatari delle misure i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, i lavoratori che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa, i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia. Le amministrazioni sono invitate, alt resi, a potenziare il ricorso al lavoro agile, individuando modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura con riferimento al personale complessivamente inteso, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro. Le amministrazioni pubbliche provvederanno a rendere disponibili nei propri locali, anche non aperti al pubblico, strumenti di facile utilizzo per l’igiene e la pulizia della cute, quali ad esempio dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani, salviette asciugamano monouso, nonché, qualora l’autorità sanitaria lo prescriva, guanti e mascherine per specifiche attività lavorative, curandone i relativi approvvigionamenti e la distribuzione ai propri dipendenti e a coloro che, a diverso titolo, operano o si trovano presso l’amministrazione”.
“Dovranno esporre – si legge nella direttiva – presso gli uffici aperti al pubblico le informazioni di prevenzione rese note dalle autorità competenti e ne cureranno la pubblicazione nei propri siti internet istituzionali con particolare riferimento alle indicazioni e ai comportamenti da seguire”. Cosa che il Comune di Rieti sta già facendo. L’invito è anche di sensibilizzare i dipendenti che dovessero presentare sintomi, anche lievi, che possono essere indicativi di eventuale infezione, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, stanchezza, dolori muscolari, ad evitare di accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso del SSN rivolgendosi, invece, telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale di emergenza 112 o al numero verde 1500 del Ministero della Salute. Intanto dovrebbe arrivare anche l’ordinanza della Regione Lazio, attesa per oggi, in merito ai comportamenti da tenere, da parte dei Comuni laziali, se dovessero registrarsi casi nei capoluoghi.
Nella gallery, ufficio anagrafe e edificio comunale tappezzati di norme anti-coronavirus
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