“Pochi giorni fa il Consigliere regionale Fabio Refrigeri (lo stesso che tempo fa dichiarò che nella prossima primavera sarebbero arrivati i treni bimodali!), ha inviato ai Comuni reatini la nuova ripartizione dei fondi regionali per il trasporto pubblico locale. Si tratta di uno studio dell’università La Sapienza, che la giunta regionale ha recepito con delibera n° 912 del 3 dicembre 2019”: lo scrive il consigliere comunale con delega ai trasporti, Moreno Imperatori.
“Lo stesso consigliere regionale reatino, anziché cercare di rimediare all’evidente ‘sciagura amministrativa’ che si prospetta per il trasporto pubblico nella Città di Rieti, sia sul servizio sia sull’occupazione, (poco conta che essendo nel cratere sismico gli effetti più sostanziali si avranno fra tre anni) in data odierna, sui mass media locali, si ‘avventura in considerazioni spericolate’ parlando di vantaggi per il reatino, incredibile ma vero, una difesa d’ufficio degna di miglior causa – aggiunge Imperatori – Il finanziamento regionale per il TPL del Capoluogo di provincia, scende da euro 3.013.163 a euro 1.087.258, ma non va molto meglio per il resto del territorio provinciale, in quanto l’effimero aumento del contributo regionale pur passando da euro 1.745.238 a euro 1.967.485 vedrà “scontrarsi” i Comuni che già hanno il contributo cioè (ad esempio Cittaducale e Leonessa) con i Comuni che non hanno il TPL la maggior parte, che alla luce dell’unità di rete lo pretenderanno. Una classica guerra tra poveri! Tornando al Capoluogo, Refrigeri, anziché dire baggianate, si attivi a difesa del territorio, per rivedere, ad esempio, gli indicatori presi in esame dall’università, per lo più basati sul numero dei cittadini residenti, e che non tengono conto delle peculiarità del trasporto pubblico cittadino né tantomeno dei nuovi servizi che dovranno essere svolti in occasione dell’arrivo dei treni bimodali. Caro Refrigeri, un conto è l’ottimizzazione del servizio tramite le unità di rete che condivido, un conto è definanziare in maniera drastica il TPL cittadino e poi minimizzare e farne addirittura l’elogio” chiude Imperatori.
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