In risposta alle parole del comunicato pubblicato da RietiLife a firma “Agricoltori Riuniti” -Copagri, arriva la replica del Commissario Straordinatio del Consorzio di Bonifica Etruria Meridionale e Sabina, Luciana Selmi.
“Recentemente la scrivente è oggetto di una offensiva campagna stampa che appare riconducibile alla compagine elettorale denominata ‘Agricoltori Riuniti’ formata dalle associazioni di categoria regionali Confagricoltura, Cia e Copagri. Dopo un commissariamento iniziato nel dicembre 2016 – spiega Selmi – negli ultimi Amesi la scrivente, insieme al collega Commissario del Consorzio Litorale Nord, ha avviato le procedure per pervenire alle elezioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione dei nuovo Consorzi di Bonifica. La prima accusa rivolta alla sottoscritta, per il tramite degli articoli sopra indicati, riporta che avrebbe approvato un regolamento elettorale ‘fantasioso’. Si vuole precisare che il regolamento in esame in una formulazione del tutto identica è stato approvato ed utilizzato anche per le elezioni indette, contemporaneamente a quelle oggi contestate, dal Consorzio di Bonifica Litorale Nord, tenutesi regolarmente in data 9 febbraio 2020, con la partecipazione della lista predisposta dalle medesime associazioni di categoria che oggi lo ritengono ‘fantasioso’. Lo stesso testo è stato adottato dalla scrivente nella qualità di Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Etruria Meridionale e Sabina con deliberazione del 25 settembre 2020 e reso ovviamente pubblico per tutte le parti coinvolte dal procedimento elettorale”.
“I signori rappresentanti delle associazioni di categoria coinvolte – aggiunge Selmi – pertanto, sono perfettamente consapevoli che il regolamento ‘gemello’ adottato dalla scrivente e dal Commissario del Consorzio Litorale Nord non ha alcun carattere di fantasiosità e detto termine è utilizzato al solo scopo di arrecare offesa alla reputazione professionale della scrivente che, oltre ad essere Commissario Straordinario di un ente avente natura pubblicistica, svolge la professione di avvocato da oltre 30 anni. Non può sfuggire infatti che accusare di aver scritto in maniera fantasiosa un testo complesso come quello in esame equivale a dare dell’ignorante il suo autore; il termine utilizzato, poi, è ancora più offensivo perché utilizzato ai danni di una professionista donna, quasi a volerla ulteriormente sminuire. Si accusa inoltre falsamente la scrivente di ‘Non aver mai risposto a ripetute richieste da parte degli interessati su come interpretare i misteriosi criteri di rappresentanza territoriale’. Questa circostanza del tutto falsa, è smentita dagli stessi autori che, nella foga ‘comunicativa’ di questi giorni, hanno dato atto del fatto che solo in data 12 gennaio (una settimana prima del termine di scadenza della presentazione delle candidature e dopo circa quattro mesi dalla sua pubblicazione) i rappresentanti di Copagri, Confagricoltura e Cia hanno chiesto e subito ottenuto un incontro con la scrivente presso la sede di Rieti , come riportato dal giornale Tusciaweb del 7 febbraio 2020 (“……Agricoltori Riuniti”, prima della presentazione delle liste dei candidati, aveva incontrato a Rieti la Commissaria Selmi…………….”). In tale occasione la scrivente ha chiaramente illustrato, alla presenza dei rappresentanti delle categorie e dei Direttori degli enti, i criteri del regolamento elettorale precisando che dovesse essere data la rappresentatività a tutte le province coinvolte dalle elezioni (Viterbo, Rieti, Roma, Siena, Grosseto)”.
“Nonostante i chiarimenti, sia pure tardivamente richiesti, la lista di Agricoltori Riuniti ha consapevolmente presentato candidature che non comprendevano la provincia di Roma – dice Selmi – La scrivente, quindi, non aveva potuto che applicare il regolamento ed escludere le liste irregolari e, in relazione alla delicatezza del ruolo esercitato, aveva anche richiesto un parere alla Regione, quale ente vigilante. Il parere aveva motivatamente indicato alla sottoscritta di applicare il regolamento ed ammettere solo le liste che contenessero i candidati di tutte e cinque le Province coinvolte dalle votazioni. È altresì falso che la scrivente abbia proseguito arbitrariamente e ‘con ostinazione’ per realizzare le elezioni, atteso che non appena si è avuta la notizia della sospensione disposta dal TAR in attesa dell’udienza fissata per il 18 febbraio, a seguito del ricorso proposto avverso le esclusioni delle liste di Agricoltori Riuniti, la scrivente ha immediatamente ed autonomamente pubblicato la delibera di sospensione delle stesse elezioni. Nel frattempo erano state spedite le lettere di avviso delle leezioni agli utenti che nei giorni successivi sono state recapitate e che nessuno poteva in alcun modo intercettare e bloccare. Quanto al rilievo per cui ‘..le schede elettorali per le votazioni che è previsto siano utilizzate per esprimere le preferenze, non risultano conformi allo Statuto…’ anche in questo caso si deve ribadire che le schede sono identiche a quelle utilizzate (anche da chi oggi eccepisce) per le elezioni del Consorzio Litorale Nord, senza che si sia avuto alcuna lamentela o disservizio. Da ultimo si censura la scrivente di nominare un avvocato difensore del Consorzio nel giudizio amministrativo proposto da Agricoltori Riuniti davanti al TAR Lazio, mentre era necessario assicurare all’ente la migliore difesa tecnica possibile, con costo rapportato alle tariffe ufficiali, sia pure al valore minimo. Il professore incaricato della difesa, avv. Bernardo Mattarella, accettando il mandato, non ha segnalato alcuna posizione di incompatibilità alla scrivente che, quindi, non può che respingere ogni dubbio a riguardo. Per concludere, il criterio di rappresentatività di tutte le province è stato adottato dai Consorzi Etruria Meridionale e Sabina e dal Commissario del diverso Consorzio Litorale Nord in maniera del tutto uniforme, senza alcuna disparità. (È falso quanto ai ‘……criteri di rappresentanza territoriale; Applicato in maniera disforme i succitati criteri’). Le censure rivolte alla scrivente sono pertanto ingiuste e dannose, come anche le accuse di fantasiosità e di ‘l’incapacità a governare’.” conclude Selmi.
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