“La speranza dei poveri non sarà mai delusa”: è il titolo scelto dalla Caritas diocesana di Rieti e dell’Ancda (Associazione Nazionale Contro il Disagio e l’Alcolismo) per una iniziativa comune che si svolgerà all’Auditorium Varrone sabato 15 febbraio alle ore 16.
Da alcuni mesi è operativa una comunità di recupero dell’Ancda presso il convento dei padri Cappuccini di Colle San Mauro. Un’iniziativa voluta dalla Chiesa di Rieti che attualmente accoglie una decina gli ospiti, affidati all’associazione impegnata nella cura delle dipendenza, da alcol, gioco d’azzardo o sostanze stupefacenti.
L’occasione del 15 febbraio li vedrà incontrare gli studenti e i giovani di Rieti, per raccontare loro, attraverso canzoni, video e testimonianze, quanto è accaduto nella loro vita. «Le dipendenze da alcol, droghe e gioco ci hanno reso poveri», spiegano dalla comunità di San Mauro: «Noi siamo i nuovi poveri, ma la nostra speranza non sarà mai delusa».
Il centro di recupero di Rieti estende un progetto già avviato a Fiuggi, in una sorta di villaggio di accoglienza situato su una verde collina. E la collocazione reatina non è certo da meno, in un’oasi di pace e tranquillità appena fuori le mura di porta d’Arce.
La struttura è affidata al dottor Vito Grazioli ed è pensata per accogliere non solo la persona che vive un disagio, ma anche i suoi familiari in un percorso di cura condiviso, perché in caso di tossicodipendenza, alcolismo, dipendenza dal gioco d’azzardo è l’intera famiglia ad ammalarsi.
Al momento gli ospiti della struttura di Colle San Mauro provengono prevalentemente da fuori Rieti, ma il nostro territorio non è certamente esente da fenomeni di questo genere. E per questo è tempo di far conoscere meglio la novità, cercando di intercettare tante situazioni sommerse con lo scopo di offrire un’opportunità.
Foto: RietiLife ©