Infrastrutture, viabilità, trasporto: tre elementi imprescindibili per il nostro territorio per uscire dall’isolamento e riavviare lo sviluppo. Questo, in sintesi, il tema principale del convegno “Viabilità e Trasporti: binomio inscindibile per l’imprenditorialità e lo sviluppo del territorio”, organizzato da Confartigianato Imprese Rieti e Confartigianato Trasporti, in collaborazione con CTS Centro Italia e la Provincia di Rieti nella giornata di ieri, 7 febbraio, presso la sede dell’Associazione. Un momento di riflessione che ha coinvolto imprese, politica e parti sociali in un confronto concreto su progetti e necessità del mondo produttivo.
Dopo il saluto introduttivo di Franco Lodovici, Presidente di Confartigianato, è stato Maurizio Aluffi, Direttore dell’Associazione, a introdurre le tematiche del convegno e a mettere in evidenza caratteristiche, criticità e possibilità di sviluppo della nostra provincia. “Considerando che il territorio reatino è per oltre il 70% montano, è evidente che qualsiasi ragionamento volto alla competitività non può prescindere da un’ottimizzazione delle infrastrutture e della viabilità, che assicurino collegamenti efficienti con la grande città. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sul tema, con lo scopo di ripopolare il nostro territorio e uscire da un isolamento che si fa ogni anno più profondo”.
Mariano Calisse, Presidente della Provincia di Rieti, ha ringraziato Confartigianato Imprese Rieti per la disponibilità a creare momenti di confronto con le imprese: “Il valore aggiunto di questi incontri sta proprio nel portare la politica a diretto contatto con le imprese, quasi un esame, che ci spinge a fare di più”. Ha poi rimarcato come la legge spesso si concentri sui grandi numeri, favorendo i grandi centri a sfavore dei piccoli. La Provincia di Rieti però è fatta di piccoli numeri, tutti gli amministratori hanno gli stessi problemi e sono chiamati a giocare una battaglia in difesa, per mantenere l’ufficio postale o gli uffici pubblici nei piccoli centri”. Si è poi soffermato sulle attività della Provincia in materia di manutenzione delle strade: “Come amministrazione ci stiamo concentrando su due macroazioni: da una parte sulla manutenzione della viabilità esistente, per rispondere alle esigenze anche delle piccole frazioni. Il recente rifacimento del bivio di Fonte Colombo ne è un esempio. Dall’altra parte stiamo lavorando per ottenere nuovi fondi, europei e nazionali. Il risultato è che nel 2019 abbiamo appaltato e liquidato 3,5 milioni di euro sulla manutenzione straordinaria e, per il 2020, abbiamo già 4 milioni di euro da spendere sulle opere ordinarie e straordinarie”.
Gabriele Bariletti, Vice Presidente di ORT-Osservatorio Regionale Trasporti, ha invece basato il suo intervento sui cambiamenti climatici e l’impatto che i mezzi di trasporto hanno sull’ambiente. Numerosi gli spunti di riflessione corredati da numeri ed esempi inconfutabili. “No alla demonizzazione dei mezzi di trasporto su gomma, le attuali tecnologie hanno fatto sì che le emissioni derivanti da questa tipologia di automezzi sia scarsamente impattante. Piuttosto sono gli aerei a creare notevoli danni, visti i consumi di kerosene e le emissioni che scaricano nelle alte sfere. Certo – ha affermato Bariletti – il trasporto va rivisto in un’ottica di intermodalità efficientata, ma non si può sottacere che sul nostro territorio il 100% nelle merci viaggia su gomma e le vie di comunicazione sono decisamente sottodimensionate e oramai superate”.
Antonio Emili, Assessore all’Urbanistica del Comune di Rieti, ha ricordato che l’amministrazione comunale ha investito in tre anni 900mila euro in manutenzione delle strade “pur con tutte le difficoltà del caso, dovute al fatto che il territorio Rieti è disarticolato, composto da tante frazioni, slegate dal centro cittadino. L’obiettivo è comunque quello di combattere degrado e arretratezza. Per noi è centrale il tema delle trasformazioni urbanistiche per allineare Rieti agli altri territori. Come Comune abbiamo recepito la Legge sulla rigenerazione urbana estendendo alla città la possibilità di ampliare i fabbricati del 20%, legando i lavori a interventi sul miglioramento sismico dell’immobile, contribuendo alla riqualificazione del patrimonio urbano”.
Infine Sergio Lo Monte, Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti ha concentrato il suo intervento sul tema dell’autotrasporto. “In Italia l’87% dei trasporti avviene su gomma, perché questa modalità garantisce una flessibilità che altre mobilità non riescono a fornire, specialmente nel trasporto di merci. Oggi l’obiettivo di Confartigianato Trasporti è quello di mettere in campo un’azione di sistema per ottenere quei fondi necessari allo svecchiamento del parco veicolare italiano, tra i più obsoleti e inquinanti d’Europa. Un altro aspetto per noi essenziale riguarda i costi di esercizio: il Ministero deve pubblicare una tabella dei costi, per poter arginare la concorrenza sleale degli operatori stranieri”.
Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo Regnini, Presidente della Camera di Commercio: “Merito a Confartigianato di aver da sempre messo al centro dell’azione politico-sindacale il territorio e la valorizzazione dell’attività dei corpi intermedi, oggi messi in condizione di chiudere i battenti e ormai quasi tutti commissariati, accorparti o dal futuro incerto. Ripartire dal territorio è indispensabile, anche se sono anni che se ne parla e già con l’istituzione del Distretto della Montagna molte criticità e proposte erano state individuate”. Il Presidente Regnini, infine, ha ribadito l’importanza di un efficientamento delle infrastrutture per far ripartire l’economia e uno snellimento delle procedure per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016.
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