Malumori tra le sigle sindacali reatine, in merito all’assunzione dei 24, nuovi, sportellisti per potenziare gli Uffici Postali del territorio Reatino.
All’annuncio congiunto di CONFSAL Comunicazioni, UGL Comunicazioni, CGIL-SLC, FAILP-CISAL e UILPOSTE risponde, così, SLP CISL.
“Perché la CISL non c’era? La SLP CISL è la federazione che rappresenta tutti i lavoratori postali – si legge in una nota a firma Maria Chiara Casciani, coordinatore territoriale SLP-CISL Rieti – ed è di gran lunga la più rappresentativa in Italia, nel Lazio ed anche anche qui a Rieti perché da oltre venti anni è presente e lotta al fianco dei lavoratori del settore con responsabilità e serietà, due caratteristiche, quest’ultime che non abbiamo riscontrato nella rappresentazione riportata sul vostro giornale.
“Infatti – si legge – il ”successo”, raccontato non senza enfasi era stato già raggiunto ancor prima che le altre “rappresentanze dei lavoratori”, come le definite nel vostro articolo, presentassero quel conflitto di lavoro che avrebbe riportato il risultato delle 16 assunzioni FTE su Rieti”.
E ancora: “L’accordo era stato già raggiunto da una seria e responsabile trattativa nazionale nella mattinata del 14 gennaio, consolidando una lunga trattativa durata circa sei mesi e consentendo l’assunzione di 925 sportellisti in tutta Italia ( 325 derivanti dal recapito, 300 assunzioni da mercato esterno e 300 clausole elastiche) di cui 24 a Rieti pari a 16 FTE (5 dal recapito ai quali si sommavano le 3 previste per il 2019 e non ancora effettuate, 14 assunzioni part time da mercato esterno e 2 clausole elastiche), dato provinciale ufficializzato il giorno 23 gennaio precedentemente all’apertura del conflitto tanto enfatizzato”.
Foto (archivio): RietiLife ©