“Ferrovia dei due mari, è solo un sogno del sindaco di Cittareale, Francesco Nelli? No – ha dichiarato Marco Palmerini, Segretario Cisal Rieti – è il desiderio di chi conosce bene il territorio interno dell’Appennino centrale e soprattutto le sue genti. In questo momento storico – prosegue Palmerini – in cui si parla di ricostruzione post-terremoto, di green economy e infrastrutture strategiche, senza che seguano i fatti, la realizzazione di un asse di collegamento orizzontale tra il Tirreno e l’Adriatico, significherebbe mettere in sinergia le potenzialità economico produttive, caratteristiche di bacini già infrastrutturati e produttivi, con i territori interni soggetti a spopolamento e depauperamento economico che in se hanno delle interessantissime possibilità di crescita e una ricchezza inespressa in termini sia di know-how che di risorse naturali”.
E ancora: “Un interscambio di mobilità ferroviaria – aggiunge Palmerini – non interesserebbe solo l’aspetto riguardante la movimentazione di merci e persone, ma arricchirebbe notevolmente l’interscambio di natura culturale e sociale che valorizzerebbe il tessuto umano del nostro territorio, per millenni rinchiuso in un enclave ascrivibile non solo, purtroppo, a ragioni orografiche ma, anche e soprattutto a miopi scelte ispirate da meri interessi di bottega, tipici di retaggi storici che a distanza di secoli caratterizzano la vita sociale ed economica della nostra terra. Un’Infrastruttura – conclude il segretario della Cisal – indispensabile per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori interni e non ultimo per la ricostruzione delle interazioni sociali. Rieti nel futuro”.
Foto (archivio): RietiLife ©