“In relazione agli articoli apparsi sugli organi di stampa relativi all’elezione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Etruria Meridionale e della Sabina si deve informare la cittadinanza del fatto che la Lista Agricoltori Riuniti è stata esclusa dalla competizione elettorale per 3 della 4 fasce di contribuenti legittimati alle elezioni per la costituzione del Consiglio di Amministrazione”: lo scrive la Lista Agricoltori Riuniti.
“Il gravissimo provvedimento di esclusione è stato firmato dal Commissario Straordinario del Consorzio Avv. Luciana Selmi, nonostante le contestazioni tempestivamente inviate dalla Lista esclusa. Ovviamente la Lista Agricoltori Riuniti, le organizzazioni di categoria agricola e i singoli consorziati hanno ritenuto di opporsi strenuamente a questa decisione ingiusta in ogni sede legale, pur confidando in un annullamento o sospensione del provvedimento contestato. Si vuole una competizione elettorale vera, tra le liste che vogliono esprimere un sistema di governo e amministrazione sana del Consorzio di Bonifica, competizione che ora viene impedita nonostante la validità delle tesi che sono state sostenute, nonostante il fatto che la Lista rappresenti, potenzialmente, migliaia di consorziati a fronte di un vizio relativo alla mancata rappresentanza della Provincia di Roma nelle liste” aggiunge la lista.
“Senza voler entrare nel dettaglio dei cavilli giuridici, si vuole solo dire a tutti i consorziati, alla classe politica e alla popolazione tutta della Regione che i consorzi fusi nel nuovo Consorzio sono due, il Val di Paglia Superiore e le Bonifiche Reatine; i territori di tali Consorzi fusi sono stati tutti rappresentati nelle liste escluse. La Provincia di Roma è stata aggiunta in relazione a pochissimi comuni che individualmente sono stati annessi al nuovo Consorzio e non è stato possibile trovare candidati disponibili a presentarsi alle elezioni (anche laddove si fosse ritenuto che fosse necessario ma così non è) in quanto il solo Comune di Montelibretti della Provincia di Roma avrebbe potuto esprimere dei candidati. I numeri estremamente esigui dei consorziati della Provincia di Roma (non più di una trentina per tutte le fasce a fronte dei 14.683 elettori ammessi al voto) nonché l’impatto assai modesto della loro contribuzione (circa il 0,2% del totale) hanno di fatto impedito di avere disponibilità alla candidatura. Sarebbe stato giusto (ma lo Statuto non dice questo!) dare stesso identico risalto ai fini della validità della lista a percentuali così minime rispetto ai numeri enormemente superiori delle province di Siena, Grosseto, Viterbo e Rieti? Lo Statuto del Consorzio non dice questo ed è stata dimostrata un’estrema rigidità, peraltro infondata, solo nei confronti della Lista Agricoltori Riuniti mentre i dubbi sulla validità di presentazione di altre liste non hanno comportato alcun provvedimento, a quanto è dato di sapere, ma saranno comunque approfonditi in altra sede giudiziale. Sia data la possibilità di votare e vinca il migliore, non si tolga rappresentanza a migliaia di consorziati” conclude la Lista Agricoltori Riuniti.
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