La Provincia di Rieti ha sciolto le riserve e ha deciso di rendere pubblica la propria posizione in merito all’impianto di biometano a Vazia: “Abbiamo analizzato nei minimi dettagli e con la massima attenzione il progetto presentato. Da parte nostra c’era tutta la volontà di capire quale potesse essere la migliore opzione per il territorio, soppesando da un lato l’imprescindibile e fondamentale tutela dell’ambiente e dall’altro la proposta di imprenditori seri e dei loro investimenti. L’amministrazione provinciale ha constatato che il progetto seppur valevole e ben strutturato risulta vago in alcuni aspetti fondamentali” commenta il presidente, Mariano Calisse.
“Nel caso di specie, l’impianto andrebbe a interessare un territorio fortemente urbanizzato, in una zona vicina ad abitazioni, strade e edifici di utilità pubblica. Questo lo rende un investimento estremamente delicato e necessita della massima chiarezza e precisione su aspetti come l’impatto su falde acquifere, suolo e inquinamento odorigeno. Constatato che tali problemi relativi alla localizzazione impongono – come da piano regionale – delle particolari attenzioni progettuali che al momento non risultano sviscerate negli elaborati, diventa imprescindibile una nuova ed attenta analisi circa la localizzazione dell’impianto, in un luogo ad una maggiore distanza dal centro urbano” dice Calisse.
“Oltre queste ragioni, desta più di una perplessità il fatto che l’iter autorizzativo, iniziato nell’anno 2015 con il benestare del Comune, ad oggi non abbia ancora trovato compimento: le buone ragioni progettuali non sono sufficientemente forti per garantire e tutelare la somma necessità degli abitanti di vivere in un luogo salubre. Alla luce di questo, la Provincia, nelle more delle sue competenze, ha inoltrato tutte le osservazioni e le criticità sopra esposte, augurandosi che siano di supporto all’ufficio regionale di Valutazione di Impatto Ambientale affinché rilasci parere negativo sul progetto così come presentato”.
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