In merito alla segnalazione apparsa su RietiLife su una anziana in attesa al pronto soccorso da 15 ore, la Direzione Aziendale della Asl di Rieti, dopo aver effettuato gli accertamenti del caso, ha diramato una nota.
“La signora, giunta presso l’Unità di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti alle ore 19,38 di lunedì 27 gennaio, è stata presa in carico dal personale medico ed infermieristico della Struttura dopo 30 minuti e sottoposta ad un approfondimento clinico con tempi e modalità consone alla patologia riscontrata alla paziente: in particolare, sono stati eseguiti esami ematici completi, emocolture, esami di radiologia consulti e visite specialistiche. Dall’accesso alla Struttura d’emergenza al ricovero in reparto, la donna, non soltanto ha effettuato le visite specialistiche e gli esami necessari per diagnosticare la patologia per cui era ricorsa alle cure ospedaliere, ma è stata costantemente monitorata da personale altamente specializzato e fatta oggetto di terapia farmacologica del caso”.
“Le ‘buone pratiche’ prevedono che il processo di cura che si attiva all’interno del Pronto Soccorso, non superi le 24 ore; limite che nel caso specifico è stato assolutamente rispettato. Sostenere pertanto che il percorso che ha portato al successivo ricovero della paziente, avvenuto questa mattina presso la Holding Area, sia stato ‘un’odissea’, oltre a non essere corretto, non rende l’idea della situazione reale, contestualizzata al periodo. Tale percorso, è avvenuto in un periodo in cui è in corso, presso l’Unità di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti, come in tutti i Pronto Soccorso d’Italia, un crescente aumento di accessi (+15-20%) causato dal cosiddetto Picco epidemico stagionale per influenza complicata (polmoniti, pleuriti, insufficienza respiratoria), con un numero elevato di pazienti fragili e anziani ultra 70enni affetti da pluripatologie. In queste ultime ore, tale iperafflusso, risulta ulteriormente ‘complicato’ dalle notizie che si rincorrono sui Media, relative all’infezione da coronavirus, che stanno generando nella popolazione tensioni e paure, con un ricorso improprio al Pronto Soccorso”.
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