Dal 13 al 17 gennaio si è svolto a Roma IMUN 2020, la ormai famosa simulazione in lingua inglese dei processi diplomatici ONU. Hanno partecipato circa 4000 studenti e non poteva mancare il Liceo Scientifico Jucci di Rieti, in cui da anni la Professoressa Antonietta Tiberi coordina e sostiene i progetti Debate in italiano e inglese e le simulazioni Onu con Schoolmun e Imun come strumenti di educazione al libero dibattito, all’atteggiamento critico, all’uso della lingua straniera associata alla conoscenza del mondo.
Quattro alunni sono stati premiati con la menzione d’onore ed è ad uno di loro Michele Esposito, che già lo scorso anno era stato selezionato per partecipare al GCMUN a New York, che rivolgiamo alcune domande in merito
Come si svolge la preparazione a questo evento?
Nel mese di dicembre, a ogni studente viene assegnato un paese da rappresentare, una tra le diverse commissioni dell’ONU e uno specifico topic a cui fare riferimento. Durante le vacanze natalizie, gli studenti hanno il compito di elaborare un “Position Paper”. Si tratta di un documento in lingua inglese contenente la posizione del paese da rappresentare in merito al topic assegnato.
Cosa si intende per commissione?
La commissione è una simulazione a 360°. Ciò significa che gli studenti sono tenuti a parlare esclusivamente in inglese, devono vestire in modo formale e sono obbligati a seguire le regole di procedura.
L’obiettivo degli studenti in commissione è quello di discutere sul topic assegnato e successivamente elaborare una risoluzione che riesca a soddisfare la maggior parte dei paesi presenti. Durante l’ultimo giorno di simulazione, viene formulata una mozione per avviare la votazione. I paesi possono votare a favore, contro oppure astenersi. Il documento, se approvato dalla maggioranza dei paesi presenti, servirà da linea guida per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.
E la vostra risoluzione? Ce ne vuoi parlare?
È stata molto ampia, di ben sei pagine e verteva sul diritto all’educazione nei paesi in via di sviluppo. In essa si incoraggiava l’UNICEF ad aumentare i fondi di sostentamento per lo scopo suddetto con pubblicità che si avvalgano anche delle celebrità e con documentari informativi. Abbiamo ideato anche una applicazione per il telefono – da progettare, ovviamente, noi l’abbiamo solo inventata.- L’altro obiettivo è il sostegno allo sport che noi consideriamo valido come la scuola per lo sviluppo dei giovani.
E questa relazione quando viene presentata?
L’ultimo giorno, gli studenti che si sono maggiormente distinti in commissione hanno il privilegio di poter illustrare in inglese i contenuti della propria risoluzione davanti a tutti i ragazzi di IMUN 2020. Non è scontato che la risoluzione passi. Di cinque commissioni, due non sono state accolte. Successivamente avviene la consegna delle “Honorable mentions”, o menzioni d’onore, ai ragazzi più meritevoli. Gli studenti del Liceo Scientifico Carlo Jucci che hanno ricevuto il premio sono Anita Mancosu (commissione ECOFIN), Gaia Giacobazzi, Anita Magrini e Michele Esposito (tutti commissione UNICEF).
Quindi una bellissima esperienza?
IMUN 2020 è un’esperienza unica e formativa. Il fine è quello di migliorare le competenze trasversali degli studenti partecipanti, come il lavoro di gruppo, la determinazione, la capacità di guidare il team, la versatilità, la gestione dello stress, il public speaking e ovviamente l’utilizzo della lingua inglese.