“Al cimitero di Amatrice ad oltre 40 mesi dal sisma, è come ‘andar di notte’, nel vero senso letterario. L’unico chiarore che aiuta quanti volessero far visita ai propri cari dopo l’imbrunire, viene dai due lampioni esterni sul piazzale antistante la sola entrata (rimasta agibile) al cimitero. Senza voler criticare nessuno, sarebbe ora che il comune si facesse carico del problema. Illuminare nuovamente l’area, darebbe anche un segnale di attenzione alle istanze dei cittadini tutti, residenti e non”: lo scrive un lettore a RietiLife.
Foto: RietiLife ©