(di Matteo Dionisi e Christian Diociaiuti) Il countdown per il Bari sta per scoccare. Gara storica, domani, domenica 19 gennaio alle 15, al San Nicola, uno degli stadi simbolo del calcio italiano. Il Rieti cerca la svolta decisiva per la sua stagione, anche se l’avversario non è il più semplice da affrontare. Sarà praticamente una impresa impossibile. Nella mente dei tifosi amarantocelesti c’è la gara d’andata e tutti sperano di riviverla, almeno nella prestazione. In panchina c’era Mariani (per lui si parla di un ritorno, ma nel settore giovanile) e quello fu il più bel Rieti visto sotto la sua gestione. Ad aprire le marcature ci pensò Marcheggiani (oggi alla Vis Pesaro), poi la beffa: pareggio di Ferrari e gol di Antenucci su rigore nel finale. Finì 2-1 con tanto rammarico. La direzione della partita di domani è stata affidata a Enrico Maggio di Lodi.
LAVORO – Beni – da capire il suo futuro, e Bari come Terni sono dirimenti– in questo momento è diviso tra campo e mercato. Nella partitella di giovedì contro la Berretti, il tecnico di San Benedetto ha provato diverse soluzioni tattiche, tra cui anche il 4-3-1-2 visto nella precedente uscita contro il Picerno ma con qualche modifica: Addario tra i pali; Tiraferri, Aquilanti, Granata e Zanchi in difesa; Zampa, Serena, Tirelli nella mediana; Del Regno sulla trequarti; De Sarlo e Russo come coppia offensiva mentre De Paoli e Beleck andrebbero in panchina. Le novità sono il rientro di Zampa tra i titolari, Zanchi, Granata (almeno nel primo tempo) provato a posto di Celli (ma è in vantaggio quest’ultimo) e Del Regno e Russo dal primo minuto. Poi c’è il capitolo mercato. Contro il Bari ci sarà un Rieti “povero” sotto il profilo degli acquisti. A rovinare i piani del diesse Minguzzi, come già anticipato, è stato il mancato tesseramento di Obodo (leggi): il mediano dai muscoli d’oro che cercava proprio il Rieti.
PARLA BENI – Il tecnico del Rieti, nella consueta conferenza pre-gara è apparso tranquillo. Nonostante le voci di questi ultimi giorni, il probabile ritorno di Caneo (leggi), Beni non si è scomposto: “Spero di rispondere sul campo, sono uscite queste indiscrezioni e onestamente a me non è stato comunicato nulla, c’è piena sintonia con la società. Non so se sono voci, ma non mi interessa”.
Ma la società sulle notizie non ha neanche confezionato una difesa: “Lo so, non è uscita una nota ufficiale. Ma se dovessi andar dietro ciò che scrivono o dicono divento pazzo. Mi devo concentrare, consapevole di aver fatto il massimo. Magari c’è stato qualcosa. D’altro, se si muovono le foglie, da qualche parte tira vento. , se da qualche parte si muove foglia, tira vento”. Poi Beni fa capire di essersi confrontato col club: “Ho parlato e mi sono chiarito” ha detto. Finita qui? Senza Mirko Esposito squalificato e Bellopede out, Beni conta però il ritorno di Zampa: “Il Bari fa 4-3-1-2? Giocheremo a specchio: lo abbiamo provato. È un mese che giochiamo così, andare a cambiare a Bari, tolta l’emergenza, non è positivo. Sarà quello lo schieramento. A Bari dobbiamo fare la partita perfetta e qualcosa in più. Vedo questi ragazzi che si allenano a cento all’ora, al massimo. Faremo il top delle nostre possibilità”. E mentre sul mercato bisogna capire le possibilità, Obodo ormai sembra perso: “Con lui c’è un accordo. Ma c’è un problema di tesseramento. La Lega ci ha bloccato il tesseramento. Irrecuperabile? Credo di sì, anche se penso stia provando a fare ricorso”.
BARI – La squadra di Vivarini è li, al secondo posto con 40 punti e vede la capolista Reggina che dista solo 9 lunghezze. Il tecnico biancorosso vuole il 16esimo risultato utile consecutivo da quando è arrivato sulla panchina dei galletti (deve vincere domani per centrarlo) e contro il Rieti dovrà fare a meno di un’assenza pesante. Il centrocampista Hamlili starà fuori per due mesi a causa dell’infortunio alla spalla rimediato contro la Viterbese (finita 1-1). Al suo posto come mezzala destra nel 4-3-1-2 dovrebbe esserci Awua: Frattali tra i pali; Berra, Sabbione, Di Cesare e Perrotta in difesa; Schiavone, Bianco e Awua sulla mediana; trequarti occupata da Terrani; Antenucci, Simeri come punte. “Vivarini? – dice Beni – Ci ho lavorato a Pescara, lui collaborava con noi ai tempi di Ballardini. Lo stimo, un tecnico serio, il suo curriculum parla da solo. 15 risultati utili? Beato lui. Cosa temo del Bari? Temo la squadra, il pubblico. Bari è sopra la media. Merita la A”.
L’esultanza di Antenucci nella gara d’andata
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