Un lettore – di cui omettiamo il nome – scrive a RietiLife segnalando la situazione di alcune strade di Amatrice e Accumoli. Pubblichiamo la sua lettera, rimanendo a disposizione di eventuali repliche.
Scrivo alla vostra redazione per denunciare il totale e colpevole stato di abbandono delle strade provinciali di Accumoli e Amatrice: parlo della la SP 18 sia sul tratto amatriciano sia (forse più), sul tratto accumolese che dalla Salaria in località S. Pancrazio, passa per Accumoli sino a raggiungere il confine comunale a Roccasalli per continuare, in territorio amatriciano e raggiungere Torrita. Migliaia (!) di buche sull’asfalto ormai ridotto all’osso, paracarri distrutti e mancanti su tratti pericolosi e scarpate; inoltre, cartelli divelti, catarifrangenti assenti, cunette ricolme e sfoghi per le acque meteoriche ostruiti.
Su tutto, il pericolo maggiore incombe, per chi si serve di questa arteria stradale, percorrendo il ponte nei pressi dell’incrocio con la frazione Tino. Quest’ultimo (già segnalato al Settore III della Provincia nel lontano 2017 attraverso gli uffici del Comune di Accumoli) presenta un grave abbassamento del piano stradale dovuto verosimilmente al crollo di parte del timpano nella sottostante arcata. La situazione, fa ancora più specie se si raffronta il post-terremoto in Abruzzo con il nostro, qui nell’alto Reatino. Là, a due anni dal sisma, le strade provinciali sono state riasfaltate e messe in sicurezza ovunque; qui, a quasi quattro anni dal terremoto, quel poco di viabilità ancora integra è stata mano mano disintegrata dall’andirivieni di migliaia di mezzi pesanti, impiegati nelle demolizioni.
Si potrebbe certo obiettare che diverse sono le condizioni economiche ed operative delle due provincie a confronto (AQ e RI); ad onor del vero, se la Provincia di Rieti ha pochi mezzi ed uomini da impiegare nelle manutenzioni di routine, risulta inspiegabile (e stridente) il fatto che ogni giorno, week end compresi, si spendano soldi, carburante ed indennita’ per far circolare le macchine arancioni della Provincia, con due operatori a bordo, che percorrendo (?) tutto l’anello della SP 18 per oltre 60 km non si degnano né di manutenere buche, cartelli, tantomeno pulire cunette o ripristinare i segnali stradali. È vergognoso e colpevole continuare a tacere questa assurda situazione che noi residenti ed utenti, paghiamo con maggiori costi di manutenzione delle auto ed un rischio silente sulle vite nostre e su quelle dei nostri cari… almeno di quelli rimasti.
Foto: RietiLife ©