(r.l.) Si è chiuso con le riflessioni finali del segretario Nicola Zingaretti, il conclave del Partito Democratico iniziato ieri all’Abbazia di San Pastore, a Contigliano. Ministri, sottosegretari, responsabili regionali: c’erano proprio tutti nelle due giornate di lavoro reatine dei dem. Alla fine, tutti ad ascoltare il segretario e governatore del Lazio che ha toccato diversi temi, dal decreto sicurezza al reddito di cittadinanza. ma non solo.
“Proporremo al governo un vero e proprio piano strategico per l’Italia: 5 obiettivi politici con misure concrete da adottare”. Così Nicola Zingaretti al seminario Pd in vista della verifica. In sintesi i pilastri, illustrati dal leader dem, sono: rivoluzione verde per tornare a crescere, Italia semplice per sburocratizzare a favore di imprese e cittadini, Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nord-sud, aumento della spesa per l’educazione, piano per la salute e l’assistenza.
Sulla legge elettorale Zingaretti si dice “d’accordo, verifichiamo, siamo disponibili ad andare anche oltre e rafforzare questo schema”, cioè valutare “il rafforzamento dei poteri governativi, non so con quale formula. Ma non dobbiamo aver paura, mettiamo in campo delle proposte aprendo il confronto con gli altri”. Mentre sul reddito di cittadinanza dice che “il reddito è un’ottimo strumento di lotta alla povertà, lo abbiamo inventato noi con il Rei, poi abbiamo lasciato troppo spazio ad altri. E’ l’equivalente funzionale del lavoro, è importante. Ma anche mettendoci più risorse non sostituisce il grande tema delle politiche del lavoro”.
“Nessuno pensa a un ritorno al passato, non facciamo caricature tra di noi, ma non dobbiamo neppure rimanere fermi in un eterno presente” ha detto anche Zingaretti.
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Foto: Emiliano GRILLOTTI – Francesco PATACCHIOLA ©