Foto: Francesco PATACCHIOLA ©
(r.l.) “Da qui parte un Pd che contribuirà all’agenda Governo per riaccendere i motori dell’economia e dare una prospettiva a questa Italia. È finito il tempo dei picconi, della distruzione e di chi crea paure. Adesso è il tempo della costruzione e delle idee”: il segretario Pd Nicola Zingaretti inaugura così il conclave-seminario dei dem a San Pastore, a Contigliano. Ci sono i maggiori esponenti del partito, dal ministro Dario Franceschini ai diversi onorevoli, Laura Boldrini, Piero Fassino, Roberta Pinotti, Piercarlo Padoan e tanti altri nella location contiglianese, scelta per riunirsi e serrare le fila di una delle forze del partito di governo.
“Sono contento perché adesso il Pd non è un partito diviso, lacerato dalle polemiche, ma una forza plurale e pluralista, unitaria”, ha aggiunto Zingaretti che domani parlerà alle 11 nell’evento conclusivo. Contigliano e Rieti hanno attenzione nazionale sui media: collegamenti in diretta sui maggiori network come La7 e Sky Tg24, mentre all’interno, nel grande salone a tre navate ci si confronta sui maggiori temi politici, a partire dall’alleanza coi Cinque Stelle: “Va tenuta aperta una prospettiva politica con i cinque stelle perché dobbiamo fare in modo che vangano di qua, nella costruzione di questo campo. Ma vi pare normale che dobbiamo essere felici nel giusto, ma minoranza? Dobbiamo allargare il campo. Non possiamo fermarci perché dicono no a un’alleanza” ha detto Dario Franceschini, aprendo la due giorni di ritiro dei ministri, parlamentari, europarlamentari e segretari regionali Pd.
“Un giudizio negativo a priori sui contenuti che vuole dare il nostro partito a una scelta penso sia sbagliato. Stiamo facendo alcune operazioni molto coraggiose, abbiamo cambiato lo statuto Pd che aveva dieci anni, ci troviamo qui per guardarci negli occhi e dirci le cose come stanno. Cos’è la nostalgia? Non abbiamo alcuna nostalgia. Vogliamo affrontare le sfide del futuro, non quelle del passato. Quelle del passato le hanno affrontate quelli migliori”. Così la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli sulla svolta del Pd prospettata da Nicola Zingaretti, arrivando all’abbazia di San Pastore.