Accelerare la ricostruzione privata e delineare un nuovo cronoprogramma col dettaglio dei ruoli e delle responsabilità. Sono queste le principali proposte espresse nel corso dell’incontro pubblico che la Regione Lazio e l’Ufficio Regionale per la Ricostruzione hanno organizzato a Rieti con le amministrazioni locali dell’area del cratere sismico, le parti sociali, gli ordini professionali e altri soggetti che svolgono una parte attiva nel processo di ricostruzione.
“Nell’ambito della Legge di conversione dell’ultimo Decreto sul Sisma – hanno detto gli assessori regionali al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, Politiche per la ricostruzione e Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino, e allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione e Attività produttive, Paolo Orneli, presenti all’evento – è fondamentale agire cercando di sfruttare tutte le opportunità utili. Come Regione Lazio chiediamo la definizione delle delibere attuative in tempi stretti per poter procedere speditamente nell’opera della ricostruzione e dello sviluppo. A questo proposito, chiederemo al Commissario una specifica convocazione della cabina di regia per l’attuazione della legge. Per accelerare l’intero processo occorrono altri due elementi: l’elaborazione di un cronoprogramma delle opere sia pubbliche sia private e la definizione dettagliata delle responsabilità dei vari soggetti coinvolti. Quest’ultimo, in particolare, appare ormai un requisito imprescindibile perché troppo spesso si assiste allo scarico di responsabilità o si offre la possibilità di speculazioni mediatiche. Proponiamo ai singoli Comuni di continuare a lavorare per ridefinire, aggiornandole, competenze e tempistiche sulla Ricostruzione, offrendoci, come Regione, di essere sempre disponibili a collaborare in caso di complesse problematiche nel portare avanti alcuni progetti. Questa collaborazione va rafforzata sia per aiutare i cittadini e il mondo produttivo a essere accompagnati per risolvere le difficoltà, sia per la condivisione di un Piano strategico di sviluppo del territorio. Sempre nell’ottica dell’ottimizzazione dei tempi e delle risorse nonché della collaborazione tra tutte le parti, proponiamo agli ordini professionali la firma di un ‘accordo etico’, visto che i professionisti di settore sono chiamati a svolgere un ruolo chiave nell’opera della ricostruzione.”
Non ultimo, nel corso dell’incontro pubblico, è stata infine annunciata l’entrata in servizio di 27 nuove unità di personale presso l’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Lazio e a supporto dei vari Comuni.
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