Dopo il vertice a sorpresa con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti si prepara a serrare le fila del suo partito in vista delle elezioni in Emilia Romagna e Calabria e della verifica di governo con Giuseppe Conte e gli alleati a fine mese o inizio febbraio.
Appuntamento dunque in un ex convento del Reatino il 13 e 14 gennaio nell’abbazia di San Pastore a Contigliano, nel Reatino, con il segretario, ministri, sottosegretari e parlamentari, servirà per fare il punto sulle proposte dem per l’agenda 2020 dell’esecutivo. Per un rilancio tra ambiente, infrastrutture, scuola e giustizia. Il ‘ritiro’ Pd, ufficialmente un seminario, è stato voluto da Zingaretti per un confronto a porte chiuse dal titolo ‘Oggi per un domani – Prima le persone, una nuova agenda di governo’. In qualche modo l’evento prende il posto del ‘conclave’ che avrebbe voluto fare Giuseppe Conte con i ministri, ma poi pare aver rinunciato a organizzare. Il partito che appare più vicino al premier guarda con apprensione alle difficoltà del M5S che potrebbero assottigliare la maggioranza, specie al Senato. Ma le regionali, specialmente nel bastione dell’ Emilia, saranno importanti anche per i dem e la leadership del segretario.
Se Stefano Bonaccini sarà confermato governatore si potrà lavorare con più serenità, anche se la Calabria dovesse cadere nelle mani del centrodestra guidato dalla Lega. E a Reggio la conflittualità con i Cinquestelle del candidato civico appoggiato dal Pd, Pippo Callipo, complica le cose in vista di un voto già difficile per l’esperienza del dem Mario Oliverio, travolto dalle inchieste. In caso di vittoria nella trincea emiliano-romagnola il Pd rilancerà l’azione di governo con un programma puntato su ambiente, scuola e infrastrutture. Sempre sperando di aver disinnescato prima la mina della prescrizione.
“Oggi ho incontrato Papa Francesco – ha twittato Zingaretti -. Un bellissimo colloquio sulle cose di cui gli Anni Venti appena iniziati hanno bisogno: pace, giustizia sociale, equità, sviluppo sostenibile. Faremo di tutto per essere coerenti”.
Quasi un viatico per il successivo incontro a stretto giro a Palazzo Chigi con Di Maio. “Grazie ai cittadini sono un amministratore da 12 anni e da pochi mesi segretario di partito – ha detto di recente il leader Pd presentando il seminario reatino -: vedo e vivo tutti i giorni la distanza che spesso c’è tra le aspettative delle persone e la politica”.
Sullo sfondo e in avvicinamento alle elezioni regionali si porrà per il Pd anche il tema del rapporto con le Sardine, che il 19 torneranno in piazza in grande stile a Bologna. Sulle pagine Fb del movimento si moltiplicano gli appelli contro l’astensione, ma senza indicazioni di voto, a parte l’avversione per Matteo Salvini e il centrodestra. La speranza dem è che l’acqua fresca alimenti il mulino di Bonaccini e poi il centrosinistra anche in altre regioni e a livello nazionale. (Ansa)
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