“Natale amaro per i lavoratori e le lavoratrici di Avr Group, l’azienda che svolge servizi di igiene ambientale nei Comuni di Fara Sabina, Monteflavio, Moricone e Palombara Sabina. A pochi giorni dalle festività, i dipendenti dell’azienda romana non hanno ancora percepito le mensilità di novembre e la tredicesima”. Lo dicono in una nota Alberto Paolucci rispettivamente Segretario generale della Uil di Rieti e attualmente responsabile della Uil Trasporti di Rieti e della Sabina romana – e Pierluigi Giacomelli, della Uil Trasporti Rieti e Sabina Romana, che insieme stanno seguendo da tempo questa vertenza.
“I continui ritardi nei pagamenti degli stipendi e delle tredicesime – dicono Paolucci e Giacomelli – creano difficoltà agli uomini e alle donne che quotidianamente lavorano e che non si vedono riconosciuto quanto invece loro è dovuto. E’ una situazione ormai indecorosa che si sta trascinando da troppo tempo e che la società non sembra voler affrontare”.
“Non a caso – aggiungono Paolucci e Giacomelli – Avr ha fatto slittare la convocazione dello scorso 18 dicembre presso l’Ispettorato territoriale del lavoro per pregressi e improrogabili impegni già assunti in precedenza. Convocazione che avevamo chiesto proprio per affrontare e risolvere i ritardi che l’azienda sta accumulando nei confronti dei dipendenti. Non solo. Ci sono anche altri comportamenti che sono indecorosi. Ci riferiamo alla mancata convocazione di una nostra Rsa nel cantiere di Palombara Sabina. Un’amnesia scellerata, che si configura come un gravissimo comportamento discriminatorio e non conforme al contratto”.
“Adesso l’ispettorato del lavoro di Rieti ha nuovamente convocato la ditta e il Comune di Fara Sabina il dieci gennaio per esaminare le problematiche inerenti i continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, l’applicazione del contratto di riferimento e l’organizzazione del lavoro – proseguono i sindacalisti della Uil – Vedremo se anche per data gli impegni improrogabili saranno così tali da impedire ai rappresentanti della ditta di assumersi le responsabilità nei confronti dei propri dipendenti”.
“Una cosa è certa: sfuggire al confronto, discriminare le nostre Rsa, non sono la soluzione – concludono Paolucci e Giacomelli – Siamo pronti a ogni iniziativa per difendere i diritti dei lavoratori e l’immagine della nostra organizzazione sindacale. E’ chiaro che l’unica soluzione è pagare i lavoratori a scadenze fisse. A questo punto anche i Comuni devono mostrarsi responsabili. Possono farlo in due modi: pagando in solido gli stipendi arretrati, oppure sostituire Avr con un’altra ditta che assicuri innanzitutto la continuità lavorativa e che poi rispetti i patti, perché il lavoro non è un gioco e perché di lavoro si vive”.
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