L’attaccante della Lazio, Ciro immobile, ha ottenuto ieri sera, agli Altipiani di Arcinazzo tra Roma e Frosinone, il Premio nazionale di calcio «MM7» come miglior attaccante di serie A. Il bomber biancoceleste ha superato la concorrenza di Edin Dzeko, Duvan Zapata e Federico Chiesa. La giuria, composta tra gli altri dall’ex parlamentare Giuseppe Alveti, dall’ex calciatore Rocco Cignitti, dai giornalisti Americo Mancini (Gr1 Rai), Roberto Mercaldo (TuNews) e Antonio Sbraga (Il Tempo), ha scelto il calciatore della squadra di Simone Inzaghi dopo una selezione difficile, che ha visto in lizza alcuni tra gli attaccanti di spicco del massimo campionato.
A Federico Dionisi, numero 10 del Frosinone, intervenuto in diretta telefonica, è andato invece il premio come miglior attaccante della serie B. La manifestazione, dedicata a Mario Mariozzi (strepitosa ala destra degli anni 50/60, poi tecnico e Ds) e sponsorizzata da Bluvacanze, si è svolta al Residence Traiano Imperatore, dove sono arrivati anche l storico radiocronista Rai di «Tutto il calcio minuto per minuto», Riccardo Cucchi, e l’ex attaccante di Milan, Napoli e Atalanta, Giuseppe Incocciati (ora allenatore dell’Atletico Fiuggi in serie D), che prima di finire al Milan si allenava con il Fiuggi guidato proprio da Mario Mariozzi.
Riccardo Cucchi è stato premiato come miglior giornalista sportivo, mentre il premio speciale alla Carriera è andato all’ad delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti. Una serata, quella condotta dalla giornalista Aurora Folcarelli, che ha visto la presenza di numerosi sportivi e appassionati di calcio. E’ stato presentato anche il libro «Il pallone nel cuore» ed è intervenuto in collegamento telefonico pure l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, I sindaci di Arcinazzo Romano, di Affile e di Trevi nel Lazio (nell’ordine Giacomo Troja, Ercole Viri e Silvio Grazioli) hanno portato il loro saluto elogiando l’iniziativa, ricordando la figura di Mario Mariozzi e promettendo sostegno anche per le prossime edizioni del “Premio MM7”.
«La Lazio – ha detto Riccardo Cucchi – sta facendo un campionato straordinario, in questo momento è la squadra più in forma e quella che gioca anche il miglior calcio. Ma ho sentito parlare di scudetto, andiamoci piano. Credo che l’obiettivo della Lazio rimanga quello di centrare un piazzamento Champions, ma è anche vero che nel calcio bisogna saper sognare. La Juventus è, oggettivamente, la squadra più forte, la più attrezzata tecnicamente, basta guardare la panchina. Credo che il problema della Lazio sia proprio questo, quello di avere una panchina sufficiente. Quindi, calma, la squadra c’è, c’è una bella atmosfera, ma io penso che sia davvero prematuro pensare alla Lazio come un’alternativa alla Juventus e all’Inter». Poi, rispondendo a una domanda di Americo Mancini, Cucchi ha svelato: «Prima della finale mondiale degli azzurri a Berlino – ha aggiunto – non ho dormito, la stessa cosa mi è accaduta la notte successiva per l’adrenalina che mi scorreva nel sangue. In radiocronaca sono andato sull’onda emotiva. Al calcio di rigore di Grosso mi è venuto spontaneo, istintivo, riandare a Nando Martellini e ai “tre volte campioni del mondo” dell’82 e così ho detto quattro volte campioni del mondo. Forse – ha concluso -, inconsapevolmente, anche per un omaggio al grande maestro».
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