(di Christian Diociaiuti) Se da una parte il “nuovo” corso del Rieti si è aperto con quanto sarebbe normale aspettarsi da una società di calcio – il pagamento degli stipendi e delle spettanze F24 – dall’altra sta generando un vero e proprio caos per il settore tecnico. Abbiamo detto, già diverse settimane fa, delle dimissioni del preparatore dei portieri Emanuele Maggiani (senza stipendio come gli altri da mesi), stamattina sostituito da un ritorno – quello del reatino Gianni Bianchetti – e nei giorni scorsi tamponato da Giuseppe Ficorilli dalla Berretti; abbiamo detto anche sabato scorso, della mancata convocazione di Luigi Garofalo (preparatore atletico) e del match analyst Lorenzo Fabiani per la trasferta a Rende, ipotizzando un loro addio (per Fabiani di fatto si è già ai saluti).
E così è stato: la società ha scelto Bianchetti per i portieri e Oscar Piergallini (che stamattina non c’era) per la preparazione atletica. Peccato che abbia “dimenticato” di chiarire e rendere ufficiale, nero su bianco, la posizione con Luigi Garofalo: né un esonero scritto, solo “un confronto, ieri sera, con l’amministratore, che non mi ha comunicato e scritto nulla” spiega Garofalo a RietiLife. Così il prof che da due stagioni segue il Rieti non senza un ottovolante di problemi – tra stipendi non pagati, trasferte monstre in pullman, 4 cambi di proprietà e una pazienza al limite della santificazione – ma capace di guidare la squadra con Maggiani anche quando non c’erano gli allenatori, si è presentato in campo normalmente per l’allenamento mattutino del mercoledì. Poco dopo, però, è stato avvicinato dal team manager Dino Pezzotti che gli ha chiesto di allontanarsi. Garofalo ligio al contratto ha specificato di non aver ricevuto comunicazioni di esonero e che nessuno del club abbia messo nero su bianco il suo allontanamento. A quel punto Garofalo ha anche parlato col tecnico, ribadendo di essere vincolato da un contratto che non è stato sciolto perché “Di Gennaro mi ha detto che la situazione era da vedere, di pazientare un paio di giorni. Per questo io stamattina mi sono presentato a lavoro normalmente e sono stato in campo, nel rettangolo, per tutto l’allenamento, recuperando i palloni durante la partita”. Garofalo, così, ha portato a termine formalmente il suo “turno di lavoro”. Insomma, allo Scopigno è scoppiato di nuovo caos, con il calabrese di casa a Terni suo malgrado protagonista. Ed ecco una nuova pagina tragicomica per il club amarantoceleste.
Un Rieti che sembra non sapere che pesci prendere. Ieri un summit pomeridiano con alcuni fornitori – chi aggiusta il campo, un laboratorio medico e qualche altro rappresentante, incluso il consigliere Roberto Donati- ma non con Luca Lodovici della Rieti 2punto1 (la società che gestisce il Gudini) e col fornitore dell’abbigliamento, Mariani Sport (il rappresentante della società è Francesco Mariani.) Con entrambi il pregresso è abbastanza oneroso, così come con altri fornitori di servizi. Loro vorrebbero chiarire e definire in maniera bonaria, ma chissà il perché del rinvio con questi due importanti fornitori. Lodovici ieri pomeriggio ha dichiarato: “Non ho avuto nessuna motivazione, peraltro mi ha avvisato il team manager. Che c’entra lui?…”.
Foto: RietiLife ©