Anche Area Rieti, con le parole di Chicco Costini, parla del rischio commissariamento della Camera di Commercio. Questa la sua nota.
“Come ogni Santo Natale, il presidente Zingaretti prepara il regalo per il nostro territorio: l’anno scorso ci ha tolto il consorzio del nucleo industriale, quest’anno la camera di commercio. Con un tempismo quantomeno sospetto, invece di attendere la sentenza di Aprile della corte Costituzionale sulla legittimità della legge sugli accorpamenti (che vedrebbe Rieti perdere la camera di commercio in favore di Viterbo), decide con un colpo di mano di commissariarla. Vista la tempistica due le ipotesi, o Zingaretti teme che il suo progetto sugli accorpamenti venga bocciato, per cui tenta di anticipare i tempi, o si prepara alle elezioni mettendo le mani sull’ente. In entrambi i casi penalizza pesantemente il nostro territorio, depotenziando uno dei pochi strumenti rimasti per incidere concretamente sullo sviluppo economico della nostra provincia, chiudendo il cerchio con quanto già aveva fatto con la cancellazione del consorzio del nucleo industriale. Che Zingaretti e la Regione Lazio non amassero Rieti lo sapevamo da lungo tempo, maquello che indigna maggiormente è la passività dei rappresentanti della sinistra locale, più preoccupati di difendere le loro prebende che di combattere per i diritti di Rieti. Dell’inutilità del consigliere regionale Refrigeri eravamo consapevoli, perso tra cambi di orari dei treni ed impegnato a dimostrare la sua fedeltà al capo, del tutto assente sulle criticità territoriali; l’assessore Di Berardino di reatino ha solo i natali e anche di questo eravamo consapevoli; ma sarebbe interessante conoscere cosa ha detto su questa faccenda il consigliere Petrangeli, che ha attualmente un contratto, oneroso (60000 euro), come consulente per ‘le esigenze del Presidente della Regione Lazio in materia di Attività inerente la salvaguardia, la valorizzazione ed il potenziamento del patrimonio e del tessuto socio-culturale della Provincia di Rieti’, lo stesso che in passato promosse se non ricordiamo male un ordine del giorno contro l’accorpamento, e che adesso rimane ossequiosamente in silenzio davanti all’ennesimo furto contro il nostro territorio. Comprendiamo che l’idea di sviluppo per la sinistra locale passi più per i gay pride che per la difesa delle imprese, ma qualcosa anche per gli imprenditori al di là delle preferenze sessuali la vorranno dire? Sia chiaro comunque che Area Rieti non rimarrà in silenzio su questa faccenda, non saremo fighi come la sardine, ma le piazze sappiamo gestirle anche noi”.
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