Da domani un nuovo treno diretto dalla stazione Roma Tiburtina a Rieti renderà la vita un po’ più semplice alle centinaia di pendolari che ogni giorno fanno la spola con la Capitale per motivi di lavoro o di studio.
La linea entrerà in funzione dalle 13,58 con arrivo stimato a Rieti alle 15,43, un’ora e 45 minuti di viaggio da Roma fin nel cuore della Sabina senza la necessità di effettuare cambi. Il diretto va ad aggiungersi ad altre tre linee già in funzione lungo la stessa direttrice: due di andata da Rieti a Roma-Tiburtina con orari 6,10/7,57 e 11,35/13,36 e una terza, di ritorno, con orario 20,35/22,15. Una bella comodità il nuovo orario con partenza alle 13,58, specie per chi lavora mezza giornata e può contare di fare ritorno a Rieti prima delle 16; e una grande vittoria per quanti, in questi mesi, hanno lavorato perché il nuovo diretto diventasse realtà, come, per esempio, gli stessi pendolari ferroviari e il Comitato pendolari reatini.
E per un servizio in più offerto a un’utenza che negli anni ha sempre dovuto conquistarsi dei risultati, per migliorare la vita di chi necessariamente utilizza i mezzi pubblici su ferro e su rotaia per lavorare o studiare, con il coltello tra i denti, molti altri problemi aspettano di essere risolti. Ad esempio quello legato alle corse di interscambio ferro-rotaia a Farà Sabina: al momento ce ne sono due, ma i pendolari ne vorrebbero almeno altre quattro, ben organizzate però. L’interscambio, introdotto l’anno scorso nel malcontento generale degli utenti, non garantisce infatti la coincidenza delle corse, provocando l’allungamento dei tempi di percorrenza. Giunti da Roma a Farà Sabina con il treno, capita spesso che qui manchi la corsa del bus della Cotral per proseguire il viaggio a Rieti, con inevitabili ritardi accumulati dai pendolari. Per non parlare dei mille disagi per uscire da Roma con l’autobus quando è brutto tempo. Per i pendolari, si sa, ogni giorno è un'”avventura”. (dal Corriere di Rieti)
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