Il 13 dicembre alle ore 10,00 presso il Centro Culturale “Il Cantinone” di Cittaducale, Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi e vittima di un attentato dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta, coautore del libro “La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi”, edito da Rubbettino, con prefazione di Gian Antonio Stella, incontrerà gli studenti degli Istituti agrari di Rieti e Cittaducale.
All’incontro, oltre all’autore parteciperanno il Presidente di SOS Impresa Lazio Lino Busà, il sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli, e Pippo Scandurra, storico leader del movimento antiracket siciliano. L’evento è organizzato da SOS Impresa Lazio con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Cittaducale.
“La mafia dei pascoli – scrive nella prefazione al libro, Gian Antonio Stella – ricostruisce la storia dell’evoluzione di questa ‘antica mafia’ dal nome agropastorale, magari capace di gesti di feroce brutalità, ma per affari economicamente minori, alla Mafia che, grazie appunto ai ‘piccioli europei’, avrebbe intascato negli ultimi dieci anni un ‘bottino immenso’”.
Il libro racconta la vicenda di Giuseppe Antoci, approfondita da una lunga intervista ad Nuccio Anselmo, e del protocollo di legalità da lui ideato per combattere le infiltrazioni mafiose nell’affitto dei terreni agricoli del Parco dei Nebrodi, successivamente divenuto legge dello Stato; una riflessione sul fenomeno delle “agromafie” talvolta sottovalutato nella sua dimensione economica e sulla pervasività nei territori. territorio.
Una storia emblematica che racconta l’evoluzione della criminalità organizzata, capace di condizionare l’economia di un territorio e dell’Italia tutta, di intascare milioni di euro dalla Comunità Europea e di saldare arcaicità e innovazione.
Giuseppe Antoci, che è socio onorario di SOS Impresa-Rete per la legalità, ha ricevuto molteplici Premi, riconoscimenti ed Onorificenze nazionali ed internazionali. Lo scrittore Andrea Camilleri definisce Antoci “un eroe dei nostri tempi”, una persona coraggiosa che facendo il proprio dovere combatte la mafia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso ad Antoci l’Onorificenza di “Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana”, con la seguente motivazione: “per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità”.