Promuovere la piena conoscenza delle attività dei Consorzi di Bonifica per favorire una maggiore consapevolezza del ruolo che essi rivestono e svolgono nelle politiche di governo del territorio. È il passaggio chiave che caratterizza il nuovo Statuto di Anbi Lazio, approvato dal Consiglio nazionale di Anbi.
Uno Statuto di 18 articoli che fissa obiettivi, compiti, funzioni, linee guida e priorità d’azione di un organismo di rappresentanza proiettato – grazie alle relazioni sempre più intense con enti locali e istituzioni – a far conoscere una attualità ben diversa dal passato e consolidare la crescente operatività multifunzionale dei Consorzi che nel Lazio, come previsto dalla legge di riforma regionale, saranno ridotti da 10 a 4. “Facciamo tante cose e non possiamo soprassedere alla necessità di comunicare ai cittadini il tanto che facciamo ogni giorno e di trasmettere l’utilità pubblica dei nostri servizi e delle nostre attività che arrecano vantaggi a intere comunità, non solo ai consorziati” commenta Luciana Selmi, presidente di Anbi Lazio, acronimo di Associazione dei consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue. Anbi – si legge nel nuovo Statuto – rappresenta i Consorzi sulle materie di interesse comune, promuove lo sviluppo di iniziative per la bonifica, irrigazione, miglioramenti fondiari, collabora alle azioni per la difesa del suolo, delle acque, la tutela dell’ambiente e dell’assetto del territorio e contribuisce alla sicurezza dei cittadini e delle attività produttive, ma anche alla sicurezza alimentare, grazie alla elevata qualità dell’acqua irrigua fornita alle aziende agricole. Il sistema delle bonifiche rappresenta nel Lazio una realtà straordinaria, ma ancora poco conosciuta. I Consorzi gestiscono, grazie ai 400 dipendenti cuii si aggiungono i lavoratori stagionali – una rete di 16.000 chilometri di canali e garantiscono irrigazione su oltre 40.000 ettari destinati alle coltivazioni agricole che fanno dei prodotti agroalimentari di Roma e del Lazio una delle più importanti voci dell’export regionale.
“Abbiamo voluto evidenziare la multifunzionalità dei Consorzi di Bonifica perchè – spiega il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna – si stanno imponendo, grazie alla loro capacità di intervento immediata e capillare, come presìdi centrali per il coordinamento di tutte le attività necessarie alla salvaguardia dell’assetto territoriale, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e di ogni emergenza che possa minacciare le produzioni, il sistema economico e la sicurezza pubblica. Compiti aggiuntivi a quelli istituzionali, ossia manutenzione della rete idrografica e gestione delle risorse idriche per le attività produttive in primis agricole che – conclude Renna – concorrono con percentuali importanti alla formazione del Pil, cioè della ricchezza prodotta nel Lazio”.
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