(di Matteo Dionisi) Per il Rieti in questa stagione la parola “pace” non esiste. Dopo aver subito ieri la quarta sconfitta di fila contro il Catania (4-1 il risultato finale), oggi per la società amarantoceleste è arrivato un altro ko tecnico. Il vice di Bruno Caneo, Antonio Maschio si è dimesso. Non si conosco le reali motivazioni del divorzio col club, ma un segnale c’è stato ad inizio settimana quando Maschio era assente alla ripresa degli allenamenti della squadra. Il black out visto allo Scopigno contro la formazione di Lucarelli è figlio del problema principale che il Rieti si porta dietro dall’inizio del campionato: una rosa non all’altezza di questa competizione. E su questo anche Caneo ha iniziato a lanciare qualche messaggio alla società. Maschio era arrivato da pochissimi giorni (leggi) e la sua esperienza qui a Rieti è già finita.
RINFORZI – Di quel Rieti visto dalla gara contro la Viterbese è rimasto davvero poco. Quella squadra disegnata con il 3-4-3 sembra non esserci più. Almeno nelle motivazioni. Perché? Caneo in panchina non ha soluzioni alternative per far girare e riposare qualche giocatore, e ora l’addio di Aquilanti complica i piani del tecnico, che si ritrova con un buco di due calciatori in difesa per la prossima partita (Granata è squalificato, ma rientra Tiraferri). “È un gruppo stressato, penso che si chiariranno questi aspetti con la società (il mercato, ndr). I miei giocatori sono da 10″ queste le parole di Caneo dopo il Catania. L’ex secondo di Gasperini ha bisogno di innesti per proseguire il suo cammino in campionato e provare a centrare l’obiettivo della salvezza, cosa che ad oggi è molto complicata vista la classifica (11 punti e zona playout).
COSA SERVE – Servono almeno tre rinforzi: un portiere, un centrocampista e un attaccante. Come? Grazie allo svincolo di Aquilanti e il risparmio sul suo ingaggio, il Rieti potrà rimpolpare la sua rosa. Fin quando però Riccardo Curci non darà via libera sulle operazioni di mercato, Caneo dovrà andare avanti così, con la speranza di fare più punti possibile fino alla fine del girone d’andata. Quello di ritorno poi sarà un’altra storia. O almeno si spera.
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