(da Comunicato dei Carabinieri) Rubano in un’abitazione di Arquata del Tronto, fuggono in auto ma vengono bloccati dai Carabinieri di Cittaducale: arrestati quattro siciliani. È risultato dell’operazione messa a segno dai Carabinieri di Cittaducale. Ad Arquata del Tronto (nell’ascolano), approfittando del fatto che l’abitazione era momentaneamente incustodita, e dopo aver forzato una porta-finestra, ieri 4 uomini sono entrati all’interno di un’abitazione per effettuare un furto. Sono stati però notati da alcune persone che hanno dato l’allarme; dopo una lunga e pericolosa fuga, i 4 sono stati rintracciati ed arrestati dai Carabinieri di Cittaducale. Come detto, si tratta di 4 uomini tutti provenienti dalla Sicilia: B. A. classe 68; V. V. classe 74; C. G. classe 89; M. F. A classe 81. È accaduto tutto nella serata di ieri, 28 novembre, quando la banda si è introdotta all’interno di una abitazione di Arquata del Tronto, piccolo paese dell’ascolano, già martoriato dal sisma del 2016.
Il furto non è passato inosservato ad alcune persone in transito nei paraggi dell’abitazione, che sono riuscite a memorizzare alcune cifre della targa del veicolo in fuga, una Nissan Juke di colore bianco, allertando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Ascoli Piceno. Gli operatori, intuita la via di fuga utilizzata dai ladri, si è messa immediatamente in contatto con i Carabinieri di Cittaducale che hanno dirottato sulla Salaria i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia che, raccolta la descrizione dei quattro, hanno individuato poco dopo il veicolo in fuga.
Ne è scaturito un lungo e pericoloso inseguimento durante il quale, gli uomini dell’Arma hanno cercato di fermare il mezzo che ha finito la propria corsa solo all’altezza della frazione di Canetra, del Comune di Castel Sant’Angelo, dove la banda è stata definitivamente bloccata e assicurata alla giustizia. Uomini e veicolo, effettivamente una Juke presa a noleggio, sono stati sottoposti a perquisizione che ha permesso di inchiodare i 4; nel mezzo sono stati rinvenuti denaro e oggetti provenienti dal colpo effettuato (la vittima infatti ha dichiarato che tra il bottino, oltre a varie banconote, vi era un gruzzolo in moneta tra i quali erano presenti anche vecchie monete da 500 lire).
I quattro siciliani “in trasferta”, tutti gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio, al termine dell’attività di Polizia Giudiziaria e delle formalità di rito avvenuta anche con l’assistenza di personale della Polizia di Stato della Questura di Rieti e della Stradale di Amatrice, intervenuti successivamente in ausilio, sono stati dichiarati in arresto e su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Rieti, sono stati condotti nel carcere di Rieti in attesa della prevista udienza innanzi al Tribunale in cui dovranno rispondere del reato di furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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