Polemica tra Controvento e il presidente della provincia Calisse sul concorso indetto dall’ente per le scuole (leggi) per promuovere il riciclo. In una lunga nota Controvento fa degli “appunti” al numero uno di Palazzo d’Oltre Velino.
LA NOTA
Caro Mariano Calisse, presidente della Provincia di Rieti. Apprendiamo con stupore la Sua iniziativa di premiare con un compenso in denaro esclusivamente le scuole medie “cristiane”. Cerchiamo di spiegarci meglio analizzando il regolamento di questo fantastico gioco a premi:
1) le decorazioni devono essere costruite con materiali riciclati, e qui trova tutta la nostra simpatia e ammirazione;
2) i simboli da rappresentare devono appartenere rigorosamente alla nostra tradizione cristiana.
Signor presidente, conosciamo bene la Sua impavida decisione, presa due mesi fa, di salire sul carro del vincitore ed unirsi alla Lega di Matteo Salvini, possiamo quindi comprendere come Lei sia tenuto a seguire la linea di tradizionalismo religioso tanto cara al Suo leader e ai gruppi di potere che gli ruotano intorno.
Vorremmo ricordarLe però un paio di cose: la prima è che, secondo la nostra Costituzione, la scuola di ogni ordine e grado è laica ed istituire un concorso pubblico con un premio in denaro riservato unicamente alla religione Cristiana ci sembra scorretto.
La seconda è che proprio in nome della difesa dei valori cristiani, che noi rispettiamo serenamente, Lei sta cercando di ottenere un consenso politico. Ma come signor presidente, proprio voi che baciate il crocifisso poi approfittate del Natale per tirare su qualche voto?
La terza, la più importante, è che la società del presente e del futuro si forma tra i banchi di scuola. Emarginare i bambini che non hanno lo stesso credo ed innalzare barriere tra “noi” (o meglio, tra “voi”) e “loro”, porterà ad una frattura sempre più profonda nel nostro paese.
Dite che la vostra parola d’ordine è SICUREZZA, la inserite anche nei decreti che più vi rappresentano a livello nazionale, e poi non vi rendete conto che le discriminazioni che generate sono la prima fonte di risentimento e di insicurezza.
Auguriamo lunga vita al Natale e ad ogni altra tradizione cristiana alla quale è legato, ma ci dia ascolto per una volta: eviti di incentivare le incomprensioni tra bambini e ragazzi che provengono da mondi diversi, perché un giorno non troppo lontano quelle discriminazioni si ritorceranno contro tutti noi.
Foto: RietiLife ©