A distanza di due anni dall’approvazione del Piano per la programmazione degli interventi di controllo numerico del cinghiale all’interno dell’Area protetta, si torna a parlare del “Conflitto sociale” per danni da fauna selvatica.
Il Commissario della Riserva Naturale Regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile, Guido Zappavigna, comunica che la Regione Lazio, in accordo con Federparchi Lazio, Federazione Regionale Coldiretti Lazio, Legambiente Lazio, ha approvato un protocollo d’intesa per il contenimento dell’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio regionale.
L’impiego dei recinti di cattura con marchio CE, realizzati grazie ad un progetto dell’Ufficio Tecnico della Riserva, approvato dall’Area Coordinamento Sanità Pubblica Veterinaria, ha consentito sino ad oggi la sottrazione dal territorio della Riserva di circa 400 esemplari di cinghiali.
Nel rafforzare le azioni di contrasto all’invasivitàdella specie è stato presentato un progetto finanziato dalla Direzione Regionale Capitale Naturale Parchi e Aree Protette con il quale saranno attuate forme di contenimento passive e attive per arginare i danni in agricoltura e quelli per incidenti stradali, attraverso la realizzazione di recinzioni elettrificate e l’apposizione di segnaletica stradale verticale e di margine lungo le principali arterie che intersecano il territorio della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.
Come previsto dal Piano per la programmazione degli interventi di controllo numerico del cinghiale all’interno della Riserva Naturale, per il prossimo anno, al fine di garantire la continuità del servizio di alienazione degli esemplari di cinghiali (Sus scrofa) catturati, è stato pubblicato sul sito istituzionale, apposito avviso al quale potranno rispondere tutti i soggetti interessati in possesso dei requisiti richiesti.
Foto: Riserva Laghi ©