“Il nostro territorio grazie alla legge regionale che permette di stabilizzare gli lsu del Reatino ha una grande opportunità per migliorare la vita di 125 lavoratori oggi impiegati nella pubblica amministrazione. Questa opportunità non deve essere fonte di polemica politica ma deve essere immediatamente recepita dai Comuni che avranno un contributo di circa 840.000 euro in tre anni”: lo scrive il coordinamento Italia Viva Rieti.
“Qualora i Comuni, che occupano ad oggi lavoratori socialmente utili, per motivi legati ai bilanci non avessero la possibilità di assumere, riteniamo che la soluzione potrebbe essere quella che a farlo fosse la Provincia di Rieti che ad oggi ha bisogno di personale e sicuramente si trova in una situazione finanziaria migliore dei piccoli enti del nostro territorio. Lanciamo questa proposta senza nessuna polemica ma solo nell’ottica di renderci disponibili a sostenere politicamente tale azione in tutti i consessi nei quali siamo presenti” scrive Italia Viva.
“Davanti a un provvedimento che permette ai lavoratori LSU, che per anni sono stati avvolti dall’incertezza e dalla precarietà, di trovare tranquillità e stabilità chiunque oggi occupi posti di responsabilità nella gestione della cosa pubblica, aldilà del Partito Politico in cui milita, dovrebbe gioire e lavorare per cercare tutte le soluzioni possibili. Anche perché la Legge Regionale che dà la possibilità di stabilizzare i lavoratori è stata approvata in Regione con la più ampia maggioranza trovando in tutte le forse politiche ampio consenso. Riteniamo auspicabile inoltre che Regione e Provincia, senza ulteriori polemiche, istituiscano un tavolo per risolvere il problema degli ex dipendenti di Risorse Sabine; noi di Italia Viva faremo la nostra parte con i nostri rappresentanti nelle istituzioni affinché questo percorso trovi soluzioni definitive. Per Italia Viva non esistono lavoratori di seria A e lavoratori di serie B e compito della politica è risolvere i problemi del Cittadino e non propaganda elettorale sulla pelle dei lavoratori” conclude Italia Viva.
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