Angelucci: “Dimensionamento scolastico, facciamolo così”

Pubblichiamo la proposta del consigliere provinciale Alessio Angelucci sul dimensionamento scolastico.

L’attuale piano di dimensionamento in via di approvazione cambierà i destini delle nostre Scuole, dobbiamo sentire tutta la responsabilità di scelte che avranno molteplici risvolti.

L’agonia del Marconi-Sacchetti Sassetti è una dinamica che interroga l’attuale modalità della discussione politica: supposizioni, diffamazioni, affermazioni dissennate, esasperazione della realtà, hanno portato ad un violento calo di iscritti, che oggi ci porta dinanzi una scelta netta, come salvare il tutto?
In primo luogo vorrei quindi ringraziare i Docenti, che hanno saputo gestire con professionalità ed umanità le fasi più delicate degli ultimi tre anni, i collaboratori e il personale amministrativo, sempre pronti a recepire le istanze dell’utenza e la Dirigente, che ha saputo rianimare un paziente che era clinicamente morto, come la scuola in oggetto. Come evitare quindi di disperdere tanto buon lavoro fatto? L’accorpamento con l’istituto comprensivo di Cantalice è la risposta?

Andiamo per ordine: la priorità sono i lavori strutturali dell’edificio. E’ impossibile scindere il destino della Scuola da questo punto. Non ci sarà accorpamento che tenga, se non partirà subito il cantiere e se il cantiere non sarà diviso per sezioni, in modo da evitare uno spostamento fisico degli alunni presso altra zona della Città. Se non ci sarà una risposta su questo, Vi prego di credere che tutto il resto sono solo parole.
Entrando nel dettaglio della proposta di accorpamento formulata dal Comune di Rieti e quello di Cantalice, cito dei dati:

Plesso di Cantalice, alunni scuola infanzia: 40- alunni primaria: 70 – alunni sec. I° Grado: 32 TOT:142
Ist. Comp. Marconi/Sacchetti: TOT 613
Dalla fusione di questi due Istituti quindi, ne uscirebbe una nuova anagrafe scolastica di 755 alunni.

Un numero certamente capace nell’immediato di andare sopra la soglia delle 600 unità, ma ancora troppo basso per poter affermare di aver messo in sicurezza il Marconi-Sacchetti Sassetti, soprattutto alla luce del decremento organico generale che particolarmente si acutizza nei paesi della nostra Provincia. A questo punto vorrei rivolgere il mio apprezzamento per il Sindaco di Cantalice, che volendo rafforzare la propria scuola, quale presidio di vita attiva nel suo paese, ricerca tutte le soluzioni possibili.

Il quesito è: vogliamo davvero salvare il Marconi o vogliamo mettere una toppa?
Analizzata questa situazione assai delicata, ho quindi riflettuto su una proposta alternativa, che si pone come primo obiettivo quello di razionalizzare la rete scolastica del Comune di Rieti.

I numeri attuali sono i seguenti:
MARCONI SACCHETTI SASSETTI: TOT 613
MINERVINI SISTI: TOT 817
PASCOLI: TOT 829
ALDA MERINI: TOT 887
RICCI: TOT 1066
E’ facile capire che non vi è un equilibro fra i vari Istituti della Città.
La mia proposta di accorpare il Marconi Sacchetti Sassetti con la Pascoli è motivata proprio da una considerazione numerica, togliendo infatti alla Pascoli i plessi di Poggio Fidoni, dando loro finalmente una collocazione certa e stabile presso la Minervini Sisti, dopo anni di utilizzo in base alle esigenze più disparate, l’istituto arriverebbe a 733 studenti, che uniti con quelli del Marconi, ne farebbero un Istituto da 1346 alunni. E’ bene ricordare che la Pascoli e il Marconi servono due zone della Città diverse e distanti tra loro, non ci sarebbe quindi il rischio di “cannibalismo d’iscritti”.

Questa sarebbe dunque la nuova “carta geografica” degli Istituti della Città di Rieti:
MARCONI SACCHETTI SASSETTI/PASCOLI: TOT 1346
RICCI: TOT 1066
MINERVINI SISTI (+ Poggio Fidoni): TOT 913
ALDA MERINI: TOT 887
Considerando la crescita della Merini, tutti gli istituti si attesterebbero intorno le 1000 unità.
In primo luogo l’identità del Plesso Marconi/Sacchetti Sassetti verrebbe preservata per lunghi anni, potendo quindi affrontare con maggiore serenità la fase emorragica in corso, e non vi sarebbero neanche grossi sconvolgimenti sul numero reale delle Dirigenze, considerando che attualmente l’istituto Merini è in reggenza.
Non si tratterebbe quindi a mio avviso di una resa, ma di un reale potenziamento, tutto volto a tutelare la resistenza e la ripresa del Marconi.
Tuttavia, come specificato all’inizio della presente, l’inizio dei lavori rimarrebbe l’unica vera soluzione alla ripresa, in autonomia, della scuola.
Di pari passo formulo quindi la proposta per il Monte Piano Reatino, zona cuscinetto della Provincia che gravida sul Capoluogo: un unico Istituto che veda insieme gli istituti di Contigliano, Cantalice e Colli sul Velino.
Questi Istituti hanno già una storia comune, basti guardare gli alunni in uscita da Colli sul Velino, i quali non si iscrivono alle Medie di Leonessa, istituto al quale sono annessi, ma a Greccio, facente parte del Comprensivo di Contigliano. Si formerebbe così una realtà da 866 alunni, capace non solo di essere lungamente sopra la soglia dei 600 iscritti, ma anche di essere fortemente competitiva con gli istituti della vicina Rieti.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email