“Le Organizzazioni sindacali CGIL Roma Est e Valle dell’Aniene e CISL Roma Capitale e Rieti tornano sull’argomento relativo al sottopasso ferroviario di viale Maraini ma più in generale alle opere pubbliche di carattere viario necessarie per la città”: lo scrivono gli stessi sindaci a firma di Stefano Rinaldi e Paolo Bianchetti.
“Cominciamo con il dire che, ad oggi, non conosciamo alcun progetto del presunto nuovo sottopasso e quindi, il giudizio nel merito, potrà essere dato solo dopo averlo conosciuto ed approfondito nei particolari con l’ausilio dei tecnici del settore. Resta di tutta evidenzia che il nodo della viabilità veicolare che interseca la linea ferroviaria e fluviale, necessita di soluzioni definitive, prevedendo una rivisitazione globale della rete del trasporto pubblico locale attraverso la costituzione di un Consorzio tra comuni confinanti, capofila il Comune di Rieti, per ridurre drasticamente l’utilizzo dell’auto privata e per evitare probabili tagli dei finanziamenti pubblici previsti dalle normative nazionali ed europee” aggiungono.
“Se tra poco più di un anno, la nostra città, finalmente dovesse avere le corse, tanto combattute e promesse dalla politica, per i treni bimodali, che la collegheranno a Roma in 1 ora e 15 minuti senza scambio, e se i passaggi a livello da 26 volte (per circa 7 minuti alla volta) si abbasseranno 44 volte, per un totale di 9 corse per 4 treni in più, ed è di tutta evidenza che, non solo il treno serve e la tratta ferroviaria attuale è ancora di vitale importanza, ma è altresì vero che il traffico veicolare deve essere necessariamente rivisto – così Rinaldi e Bianchetti, per la CGIL e la CISL, proseguono – Nel 2005 si era pensato ad un piano che rivoluzionasse la viabilità cittadina con un progetto, diviso in stralci, che prevedeva la realizzazione di un anello esterno alla città dal quartiere di Villa Reatina a quello di Quattro strade per poi proseguire, con un sistema di rotatorie in località Basso Cottano e risalire dietro l’aeroporto fino alla zona del Fondiano per poi attraversare con un sottopasso la ferrovia in via Velinia e connettersi con il raccordo Rieti-Terni. Insomma un’opera che giudichiamo anche noi assolutamente confacente alle necessità di questa città, 2 corsie per ogni senso di marcia ed una circonvallazione che snellirebbe tutto il traffico pesante ad oggi costretto all’interno della città e che invece lo dirotterebbe al di fuori. Inoltre un’opera che connetterebbe tutti i comuni a nord-est e consentirebbe loro di innestarsi nelle arterie stradali con facilità senza transitare per i viali cittadini”.
“I problemi di oggi impongono di discutere con la città un nuovo piano, che affronti questa tematica con franco realismo ed elabori questo progetto andando anche a reperire le necessarie risorse per realizzarlo – continuano – a distanza di 14 anni indubbiamente il progetto assume una importanza ancora maggiore se inseriamo l’arrivo dei treni bimodali e certamente a fianco a questo anche il sottopasso di viale Maraini, come l’allaccio di viale Matteucci al sottopasso della questura, hanno le loro notevoli importanze se dimensionate ad una città che ha visto aumentare il traffico veicolare in questi 14 anni e che vedrà aumentare il transito dei treni da e per Roma. Il patto per lo sviluppo con la Regione Lazio prevede tra l’altro 28 milioni di euro, finanziati da ANAS per il progetto di ‘miglioramento degli svincoli di accesso alla città di Rieti’, che era all’esame del Consiglio Superiore dei lavori pubblici di cui però non conosciamo il progetto. La Regione Lazio aveva anche manifestato la propria volontà a stanziare ulteriori risorse necessarie alla realizzazioni di opere viarie nell’ottica della ricostruzione e dello sviluppo del territorio reatino in ambito infrastrutturale”
CGIL e CISL rilanciano, dunque, quanto “già deciso dalla politica reatina, di maggioranza e opposizione, che si sono alternate nelle ultime 2 legislature almeno. Anziché dividersi inutilmente in comitati del SI o del NO in posizioni strumentalmente di questa o l’altra parte politica, serve unirsi verso un obiettivo comune tra Comune di Rieti, Provincia di Rieti, ANAS e RFI. Solo uniti negli intenti ed in una visione della città dei prossimi 30 anni riusciremo a dare risposte concrete ai cittadini compreso l’ipotetico sottopasso di viale Maraini, a costo zero per il Comune di Rieti, essendo somme della comunità europea, garantendo non più di 2 corsie interessate al sottopasso lato Marconi, le piante ed ampi marciapiedi lato zona commerciale. Insomma un’opera pubblica deliberata c’è e a nostro avviso è ben concepita. Ripartire dal quel progetto e aprire un confronto concreto con Anas, Provincia, Regione e RFI visti i finanziamenti europei pronti per essere spesi tesi all’eliminazione dei passaggi a raso della ferrovia. Insomma non facciamo che sia un’altra occasione persa per questa città di veder partire finalmente un grande cantiere, città in cui le opere pubbliche sono ferme da decenni e che invece il territorio ne ha vitale importanza” concludono Bianchetti e Rinaldi.
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