“Il tema della gestione dell’acqua in provincia di Rieti continua a essere pieno di contraddizioni. Il problema è che, a farne le spese, sono i consumatori che devono sopportare le continue oscillazioni di prezzo sulle loro utenze, a fronte di un servizio uguale se non addirittura peggiore”. È la denuncia di Roberto Ermini, presidente provinciale di UGCONS che, da tempo, si batte per chiedere una più virtuosa organizzazione del servizio.
“Parliamo di variazioni – spiega Ermini – che toccano picchi alti, fino a sfiorare percentuali del 290%, andando a colpire le tasche dei cittadini e delle famiglie. Ci domandiamo come sia possibile questa scelleratezza su un bene primario come l’acqua. Stiamo lavorando – prosegue – per fare luce sulle cause di questo fenomeno, per comprendere le origini di tali aumenti e contribuire, quindi, a risolvere il problema a livello strutturale. Sollecitiamo un intervento da parte del gestore del servizio e delle autorità competenti, senza il quale procederemo, se ci sono le condizioni, all’organizzazione di una class action. In merito alla concessione rilasciata dalla Regione Lazio al Comune di Roma e per esso ad Acea ato 2 – conclude il presidente Ermini – Ugicons sostiene il ricorso presentato al tribunale superiore delle acque del sindaco di Casaprota, che ne chiede il ritiro e un aggiornato coerente con le normative vigenti”.
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