(da comunicato della Polizia) Nel pomeriggio del 25 ottobre scorso gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne slave, B. A. e B.S., entrambe trentenni, responsabili di rapina pluriaggravata commessa in danno di un anziano reatino. Le due donne sono state inoltre denunciate all’Autorità Giudiziaria insieme ad una terza complice, V.D., ventottenne slava, anch’essa residente a Tivoli, per aver truffato lo stesso anziano reatino. Le due donne arrestate, originarie dell’ex Jugoslavia ma stabilmente residenti a Tivoli, avevano commesso la rapina nel luglio del 2018 in danno di un anziano che era stato trovato in stato di incoscienza nella sua abitazione di Rieti.
Le indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile avevano accertato che le due donne avevano cenato presso l’abitazione dell’uomo e nel corso della cena l’avevano narcotizzato facendogli bere un bicchiere di vino dove avevano versato un potente farmaco ansiolitico con effetti narcotizzanti. Le due donne, dopo aver quindi atteso che il farmaco svolgesse il suo effetto narcotizzante, hanno poi sottratto all’anziano una collana d’oro del valore di 3.500 euro, un orologio da polso, il telefono cellulare e le chiavi dell’appartamento.
Al risveglio l’uomo aveva fatto ricorso alle cure dei medici del locale ospedale per lo stato confusionale in cui si trovava dovuto a una sospetta somministrazione di sostanze stupefacenti. Tale sospetto si è trasformato in certezza dopo che le analisi svolte dalla Polizia Scientifica sul residuo di vino contenuto nel bicchiere dell’anziano reatino hanno riscontrando la presenza del farmaco Delorazepam.
Le indagini si sono subito dirette nei confronti delle due donne arrestate e di quella poi denunciata, che l’uomo aveva conosciuto nei pressi della locale stazione ferroviaria, poiché nei mesi precedenti aveva loro consegnato ingenti somme di denaro richieste dalle donne con il falso pretesto di dover far fronte a spese mediche necessarie per curare la figlia di una delle donne, gravemente malata in Croazia, poi per pagare le spese del funerale della stessa bambina e per sopportare le spese conseguenti a un grave incidente stradale in cui era stata coinvolta una delle tre donne slave.
L’attività investigativa degli agenti della Squadra Mobile reatina ha quindi consentito alla locale Procura della Repubblica di richiedere per le due donne la misura cautelare in carcere che il G.I.P. presso il Tribunale di Rieti ha poi emesso. L’esecuzione della misura cautelare è stata notificata alle due donne presso il carcere romano di “Rebibbia”, dove si trovano recluse per altri reati analoghi commessi in danno di anziani.
Foto: RietiLife ©