Come anticipato da RietiLife (leggi e guarda le foto), domani, domenica 27 ottobre Linea Verde ci conduce in un appassionante viaggio nel Cicolano, un territorio dalle straordinarie opportunità che racconteremo attraverso una carrellata di donne del passato e di oggi, alcune delle quali ci guideranno alla scoperta di luoghi affascinanti.
Ingrid Muccitelli, Beppe Convertini e Peppone Calabrese visiteranno il Lago del Salto e si recheranno poi verso l’altopiano di Rascino dove, ad una altitudine compresa tra 900 e 1300 metri, viene coltivata la lenticchia di Rascino, presidio Slow Food. A Borgo San Pietro verrà raccontata la storia di Santa Filippa le cui sorti furono legate al castello di Rocca Sinibalda.
Spostandosi verso il versante abruzzese, Linea Verde vi accompagnerà poi nella regione della Marsica, in una valle solitaria dove giace una piccola chiesa che, sfidando il tempo, conserva miracolosamente la sua struttura. La piccola chiesa, una badia benedettina costruita verso la metà del secolo XI, conserva ancor oggi il suo nome antico: Santa Maria in Valle Porclaneta, dal nome della valle “Porclaneta” in cui fu fondata.
Successivamente Linea Verde si recherà nel sito archeologico di Alba Fucens sede di una delle più grandi colonie dell’età repubblicana romana mentre a Petrella Salto, in provincia di Rieti, visiteremo la Rocca dei Cenci, in cui ricorderemo la storia di Beatrice, nobildonna romana giustiziata per parricidio e poi assurta al ruolo di eroina popolare. Sempre a Petrella Salto, i nostri conduttori visiteranno un azienda innovativa che ha realizzato un nuovo impianto di coltivazione idroponica utilizzando serre ermetiche e sterili. L’ambiente asettico garantisce la totale assenza di contaminanti patogeni e la creazione di un clima unico all’interno della serra, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.
Per concludere, a Offeio, verrà preparato il piatto tipico dei Vertuti, a base di un’ampia varietà di legumi ed erbe aromatiche. La ricetta antica si tramanda ancora oggi di generazione in generazione ma ad oggi “I Vertuti” rappresenta una festa di inizio primavera, accompagnata da musica e balli.
Foto: RietiLife ©