Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Christian Diociaiuti) Mai battuti nei derby tra i professionisti. Marcheggiani grande protagonista con una doppietta che lo rende vicecapocannoniere del girone, Bruno Caneo che tira fuori grinta ai suoi, rivoluziona mentalità e gioco e si prende i primi tre punti della sua gestione, pur seguendo la squadra dalla tribuna per l’espulsione. Il Rieti fa suo (successo 4-2 – leggi tutto) un altro derby tra i professionisti (con i tifosi, finalmente felici, che cantano “Non vincete mai”), aspetta la penalizzazione e pure gli stipendi oltre che di conoscere la nuova società. E mentre tanti hanno salutato Riccardo Curci, presente in tribuna vip, non c’è da nasconderlo: tutti a guardare la pancia della tribuna alla ricerca di volti nuovi, di accenti diversi, per capire di chi possa essere la nuova proprietà. A fine gara tutti sorridono: due vittorie di fila, 8 punti, 4 gol fatti (e due subiti) e certamente una svolta sul campo, con la squadra compatta nella difficoltà. Ora alla società la parola per fugare dubbi e scetticismi.
GRINTA CANEO – “È andata come l’abbiamo preparata. Una mentalità diversa, aggressiva, dinamica. Serve migliorare sotto gli aspetti tecnici, di reparto e di squadra. I ragazzi han fatto una mezzora buona, poi siamo calati un po’. La squadra atleticamente non regge. Vorrei che reggesse un po’ di più. La nostra intenzione, nel non possesso, è di non far giocare gli avversari. Abbiamo qualità, ma non tecnica: così serve una gara di personalità”. Il Rieti segna con i tre attaccanti, in questa stagione non era mai successo: “Ho detto loro che nelle gare precedenti non hanno fatto gli attaccanti. Loro devono guardare la porta, mettere in difficoltà i difensori. Prima giocavano sempre indietro. La mia squadra è una bottiglia di cristallo, ma sono soddisfatto perché i ragazzi han creduto nella svolta, sapevano che avrebbero avuto benefici. Addario? Lo conoscevo dal Santarcangelo, sapevo delle sue qualità. Pegorin non lo conoscevo bene”. Caneo solo due giorni fa si era presentato silenzioso, pacato. Oggi ha fatto un vero e proprio show: espulso per esser uscito dall’area tecnica (e prima era stato ammonito nonostante avesse ricevuto una spinta da un giocatore avversario nella sua area tecnica), in tribuna ha urlato, saltato, corso. Dato energia. Dottor Jekyll e Mr.Hide: “Sono così. Fuori dal campo devo confortare. In campo, se i ragazzi hanno una guida che gli dà forza è meglio, devono poter aver un riferimento. Marcheggiani? Deve fare quel gioco lì, più dietro alla prima punta, cercare di far reparto e con e Paoli. Questo penso abbia spiazzato la Viterbese”.
LOPEZ – Mister Giovanni Lopez della Viterbese, analizza: “Siamo stati dei polli a prendere i primi due gol. Rieti ha meritato, ha fatto 4 gol da fuori area. Me lo aspettavo: le difficoltà aggregano. Mi preoccupa che prendiamo gol. Ma faremo ancora cose belle”. La Viterbese a fine gara è stata a rapporto per diversi minuti dai tifosi (circa 200 in trasferta da Viterbo di mercoledì sera).