oggi, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Rieti si è tenuto un Convegno storico sulla figura e l’opera del Venerabile Massimo Rinaldi, Missionario Scalabriniano e Vescovo di Rieti dal 1924 al 1941, organizzato dall’Istituto Storico Massimo Rinaldi di Rieti e patrocinato dal Comune capoluogo. Nel solco di una apprezzata tradizione convegnistica, avviata ventott’anni orsono, è stato tratteggiato ed evidenziato il legame tra lo spirito missionario del presule reatino (che operò per dieci anni in Brasile nella regione del Rio Grande do Sul) e il fenomeno migratorio che coinvolse il nostro paese a cavallo d’inizio secolo XX.
Presieduto dal Procuratore generale degli Scalabriniani, padre Luigi Sabbarese e coordinato dal collega Fabrizio Tomassoni, il Convegno, dopo il saluto istituzionale del Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, l’evento ha visto l’intervento del Vescovo Domenico Pompili, successore del Rinaldi sulla cattedra di San Probo. Poi le due relazioni. Quella del professor Aldo Gorini, apprezzato storico della Chiesa italiana degli ultimi due secoli e docente all’Istituto di scienze religiose dell’Arcidiocesi di Genova, nonché già ospite di passati convegni sulla figura del Venerabile Rinaldi, che ha trattato il tema La Chiesa Italiana agli inizi del XX secolo e il fenomeno migratorio. A seguire, il direttore scientifico del Convegno, monsignor Giovanni Maceroni, presidente dell’Istituto Storico Massimo Rinaldi di Rieti, ha parlato della Situazione della Diocesi di Rieti tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. Infine, due interessanti comunicazioni: la professoressa Ileana Tozzi si è soffermata sulla esperienza del Rinaldi nelle parrocchie di Ornaro e Greccio, mentre il dottor Luciano Tribiani ha spaziato su L’emigrazione a Rieti e Provincia agli inizi del ‘900.
La manifestazione rientra nelle celebrazioni del 150° anniversario della nascita del Venerabile Massimo Rinaldi, avvenuta a Rieti il 24 settembre 1869.
Foto: Massimo RENZI ©