Quattordici anni senza Willie Sojourner. “Willie No Parte” aveva detto tornando in città all’inizio degli Anni 2000, dopo aver fatto la storia del basket cittadino da giocatore. Già 14 anni: tanti ne sono passati da quell’incidente sulla Terminillese che ha portao via una bandiera della pallacanestro amarantoceleste e italiana. Era il 2005. In questa tragica ricorrenza, RietiLife ricorda lo “Zio Willie” con l’articolo presente nella memoria virtuale di basketrieti. Perchè #WillieNoParte. Almeno dai nostri cuori.
Su Basket Rieti il ricordo di Willie, il ritorno e la tragica scomparsa (leggi).
E’ trascorsa da poco la mezzanotte di mercoledì 19 ottobre quando Willie Sojourner saluta Giancarlo Imperatori, meglio conosciuto con il nomignolo di Crosby, titolare del bar di Porta Cintia, da sempre abituale ritrovo di giocatori e appassionati di basket. Willie beve un ultimo Bacardi-Cola e poi sale in auto prendendo la strada di casa, vicino Vazia. Piove, ma il fatto non lo preoccupa perché è abituato a guidare veloce e poi non vuole fare attendere chi lo sta aspettando. Willie percorre viale Maraini, via Porrara, via Togliatti e si immette sulla Terminillese. Non c’è traffico e può correre come gli piace, tanto più che la strada è dritta: c’è solo una semicurva a sinistra che non è certo difficile da affrontare, anche a velocità sostenuta. Quando l’abborda l’auto pattina sull’acqua, le ruote posteriori perdono aderenza e comincia a girare se stessa. “My God – probabilmente pensa Sojourner – chi glielo dice domani a Zamp…”. Passa forse un secondo, due al massimo, e poi il pensiero è interrotto da un crash infernale perché, cinquanta metri dopo la curva, ci sono due alberi, due piante solitarie messe lì chissà per quale motivo, contro una delle quali la Bmw 520 si schianta, accartocciandosi dalla parte della guida, senza riuscire ad attutire l’impatto. Il fisico possente rimane schiacciato contro la lamiere e Willie muore sul colpo.
Foto: RietiLife ©