“In questi giorni si è acceso un dibattito in merito al sottopasso di viale Maraini e per la verità, come purtroppo spesso succede con il centrodestra al governo, si discute senza intravvedere una prospettiva. In attesa di conoscere il progetto, cosa che evidentemente sospende e rende superfluo qualsiasi giudizio di merito, è necessario che la Giunta Cicchetti spieghi ai cittadini di Rieti che idea di città ha in mente, ammesso che ne abbia una” lo scrive Vincenzo Di Fazio, segretario cittadino del Pd.
“Allo stato attuale nessuno mette in dubbio che sia necessario mettere in sicurezza quella zona, decongestionare dal traffico quel tratto di viale e ricucire il tessuto urbano della città, ma bisogna farlo con cognizione di causa e tenendo a mente tutte le possibili soluzioni condividendole con la cittadinanza e soprattutto è doveroso ricordarsi che queste soluzioni andranno a impattare sulla Rieti dei nostri figli. – aggiunge Di Fazio – È inutile oggi ricordare la bellezza della fu Porta Cintia e lo sfregio apportato alle mura dagli amministratori di un lontano passato se poi, oggi, al momento di decidere si dovesse pensare a soluzioni a ribasso destinate ad apportare ulteriori deturpazioni a tratti caratteristici e belli della nostra città, evitando la discussione su tutte le possibili soluzioni. Forse non sarebbe ammissibile chiedere un eventuale sforzo in più a Ferrovie dello Stato che, a quanto pare, ad oggi e negli ultimi decenni ben poco ha investito su questo territorio?”.
“È evidente, inoltre, che un’azione di ricucitura in viale Maraini dovrà essere pensata in funzione del destino che si vuole riservare alle aree ex industriali, in un dibattito aperto e franco con la cittadinanza, e soprattutto dovrà essere calibrata secondo il nuovo piano del traffico, con l’auspicio che il progetto non si sia perso nei meandri degli uffici comunali per mancanza di volontà politica. Un piano che dovrebbe essere pensato, se il centrodestra ne fosse capace, sulla scorta di una visione e una progettualità urbanistica di una Città, con la c maiuscola, nella sua interezza, non di oggi, non di dopo domani, ma del 2030 o del 2050 addirittura – aggiunge il segretario – Comprendiamo la smania del Comune di far qualcosa purché sia, vista la totale inerzia della Giunta Cicchetti, ma forse sarebbe opportuno prima, o magari contestualmente, discutere del Piano urbano del traffico e realizzare qualcosa di utile ed evitare gli errori commessi nel passato. Perché ci sembra che si stia riproponendo lo stesso copione di venti anni fa, quando l’allora Amministrazione Cicchetti decise di realizzare gli accessi al parcheggio coperto di piazza Mazzini /piazza Oberdan deturpando Viale Morroni (senza voler entrare qui nel merito dell’orrida progettualità architettonica delle piazze in oggetto, completamente sconnessa oltre che con il contesto anche nella pavimentazione progettata)”.
“Un’iniziativa che ancora oggi condiziona la fruizione del nostro centro storico e anche la viabilità periferica, impedendo la possibilità di ipotizzarvi un ritorno al a doppio senso di marcia. Un viale, quello, definito da Vincenzo Torriani, storico direttore unico del Giro d’Italia, come uno dei viali più belli d’Italia ove si potevano organizzare gli arrivi in volata, fatto che da allora, vista la strettoia realizzata per gli ingressi al parcheggio innanzi alla stazione (per le pressioni di velocizzazione dell’allora ITALIMPA?!), non è più possibile (circostanza ben nota all’allora assessore allo sport Marzio Leoncini che dovette organizzare la volata del Giro con Cipollini vincente nel luogo meno gradito agli organizzatori di viale Matteucci). Chi fa le cose può anche sbagliare. Tuttavia la storia dovrebbe insegnare qualcosa. Con l’auspicio di un più ampio dibattito e senso di responsabilità” conclude Di Fazio.
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