“L’utilizzo del referendum da parte degli elettori del Comune è mezzo di partecipazione collettiva per la migliore tutela degli interessi pubblici in materie di esclusiva competenza locale. Questo strumento può essere consultivo, abrogativo, propositivo o anche abrogativo-propositivo. Il referendum consultivo può essere promosso dal Sindaco e dal Consiglio comunale. Lo statuto della nostra città parla chiaro: il referendum si può fare, l’amministrazione comunale deve soltanto mostrare coraggio”. La Uil di Rieti torna così sulla proposta che ha avanzato una settimana fa, specificando che non ci sono ostacoli allo svolgimento di una consultazione popolare per decidere se realizzare o meno il sottopasso in Viale Maraini.
“E’ chiaro – aggiunge Alberto Paolucci, Segretario Generale della Uil di Rieti – che l’esito della consultazione sarebbe vincolante e obbligherebbe la giunta a non discostarsi dall’indicazione delle cittadine e dei cittadini per tutta la durata del mandato. Forse è questo che a qualcuno fa paura. Ma resta il fatto che lasciare ai reatini l’ultima parola sulla realizzazione del sottovia nello storico viale della nostra città è esercizio di democrazia e partecipazione”.
“Il referendum consultivo – spiega l’esponente reatino della Uil – è utilizzato in molti Comuni italiani. Basti pensare a quello che si terrà il prossimo venti ottobre nel comune di La Thuile in provincia di Aosta. Qui i residenti si esprimeranno su tre quesiti: uno relativo alla realizzazione di un tunnel tra la Valle D’Aosta e la Savoia. Un altro per la realizzazione di una variante sulla strada statale. L’ultimo infine per chiedere ai cittadini il parere sulla costruzione di un campo da golf. Se qualcuno pensa che La Thuile sia un caso isolato si sbaglia, perché un altro referendum si terrà nella città di Bolzano il 24 novembre, qui gli abitanti diranno la loro sull’introduzione nel tessuto urbano di un tram su rotaia”.
“Altri casi – aggiunge Paolucci – Ad Aosta vanno avanti le procedure per un referendum consultivo sulla riapertura al traffico intorno all’Arco di Augusto. Mentre a Sant’Onofrio di Campli, nel teramano, si è recentemente svolta una consultazione tra i residenti si sono espressi sulla viabilità dell’arteria centrale del paese”.
“Tutto ciò dimostra – conclude il segretario Uil – Che a monte c’è sempre la volontà di un’amministrazione comunale di confrontarsi con chi amministra evitando di imporre decisioni calate dall’alto. Il sottopasso di Viale Maraini non piace a molti in città. Noi siamo tra quelli che sostengono che sia un’opera inutile e dannosa e che bisognerebbe ragionare avendo in testa un’idea strategica della Rieti che sarà. Il by pass tra Villa Reatina e il Macelletto è tra queste opere. Ed è per questa che bisognerebbe battersi con Rfi. Detto questo riteniamo che il referendum sul sottopasso sì, sottopasso no sia la strada maestra da seguire. Ed è per questo che chiediamo al Sindaco di mostrare coraggio e rimettersi alla volontà delle reatine e dei reatini”.
Foto: RietiLife ©
La soluzione più semplice e quasi indolore sarebbe quella di lasciare il passaggio a livello attuale e minimizzare il tempo di chiusura delle sbarre a un massimo di 3 minuti o anche meno.