L’episodio al cimitero di ierinha scatenato diverse reazioni politiche.
“In relazione al recente episodio vericatosi al cimitero di Rieti, leggo taluni post il cui contenuto mi lascia basita – scrive l’assessore ai servizi sociali, Giovanna Palomba – Si parla di principi cristiani, moralità, eguaglianza come a voler imputare violazioni del rispetto fondamentale per la dignità della persona, di principi etici e valori umani. Pertanto, in particolare in virtù della mia veste istituzuonale, devo intervenire a tutela del servizio sociale, dell’opaerato silenzioso, costante, professionale e di grande partecipazione alla sofferenza che le nostre assistenti sociali toccano con mano nei tanti contesti in cui intervengono quotidianamente”.
“Il caso particolare – spiega Palomba – è stato l’epilogo di un meticoloso e sofferto lavoro. La salma si trovava da giorni presso la struttura sanitaria senza essere da alcuno ‘rivendicata’. Si è proceduto a coinvolgere l’Ambasciata competente, senza avere riscontro. Al fine di assicurare alla persona una degna sepoltura i Servizi Sociali del Comune di Rieti hanno preso in carico le spese necessarie e le giovani assistenti sociali hanno pensato anche al gesto più semplice e amorevole dei fiori per il defunto. Ora, sempre nel rispetto di ogni forma di pensiero e di credo, il mio intervento vuole essere un invito ad evitare strumentalizzazioni di sorta della vicenda che sarebbero quanto più inutili, superflue e non vere. Il dolore e la sofferenza hanno una dignità che reclama silenzio e rispetto. Lo stesso silenzio e rispetto che reclamano i nostri luoghi sacri che non possono, anzi non devono, diventare teatro di proteste di sorta. Questo è inaccettabile. Il cimitero è il luogo in cui ciascuno vive il proprio dolore nel silenzio della preghiera e nel silenzio delle parole che, intimamente, ognuno di noi rivolge ai propri cari. È il luogo in cui i defunti devono riposare in pace. Nessuno, in nessun modo, può infrangere questa Sacralità e questa Pace”.
Foto: RietiLife ©
Salve assessore, come ho potuto notare che a questo immigrato è stato trovato subito un posto nel cimitero, è stato pagato il funerale, in quanto come scrive lei dal Comune di Rieti, cioè dai cittadini di Rieti.
Scommetto che se al posto dell’immigrato capitava ad una famiglia di Rieti italiana, non sarebbe stato aiutato dalle istituzioni del Comune di Rieti.
Per qualsiasi confronto sono a sua completa disposizione.
Buona giornata
Distinti saluti.