Si è conclusa la prima edizione di “Strada Facendo – Seminiamo la cultura della prevenzione e del contrasto all’usura”, l’evento itinerante promosso da SOS Impresa Lazio in collaborazione con i comuni di Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Leonessa, Poggio Bustone e il supporto della Regione Lazio, per promuovere la cultura della prevenzione e del contrasto all’usura.
Si è conclusa con l’ultima tappa di Cittaducale il tour di “Strada Facendo – Seminiamo la cultura della prevenzione e del contrasto all’usura”. Un’ultima tappa in cui, come di consueto, sono state protagoniste le testimonianze di coloro che la mafia l’hanno vissuta in prima persona e che con coraggio hanno saputo ribellarsi a questo fenomeno. Durante la mattina si è svolto l’incontro con gli alunni delle scuole sulla “Cultura della prevenzione” con Giuseppe Foti coordinatore Sos Impresa Rete per la Legalità Sicilia e Lino Busà presidente Sos Impresa Lazio.
Nel pomeriggio, invece, è stato il turno di Gaetano Saffioti, imprenditore e testimone di giustizia che dal 2002 vive sotto scorta. Durante l’incontro ha presentato il libro “Questione di rispetto” nel quale ripercorre la sua storia di imprenditore che non si è piegato alla ‘Ndrangheta, ma che anzi ha avuto il coraggio di denunciare i propri aguzzini, facendo arrestare e condannare alcuni dei boss più pericolosi della piana di Gioia Tauro. La presentazione, a cui hanno partecipato anche Giuseppe Scandurra Vicepresidente vicario Sos Impresa Antiusura-antiracket e Rete per la Legalità e Leonardo Ranalli Sindaco di Cittaducale, è stata per Saffioti l’occasione di raccontare la sua scelta di vita, la sua esperienza fatta di solitudine, paura ma anche di solidarietà, lealtà e riconoscimento per un uomo consapevole che la libertà e la dignità non si comprano, bensì si conquistano e si difendono giorno per giorno.
Strada Facendo, come affermato dal Presidente di Sos impresa Lazio e ideatore dell’evento Lino Busà, è riuscito nel suo obiettivo, ovvero “spargere semi di legalità, ponendo l’accento su temi che molto spesso sembrano difficili, complicati e legati a territori lontani, ma che nella realtà dei fatti così distanti non sono”.
L’evento itinerante che ha fatto tappa nei comuni del reatino, ha proposto, infatti, un format innovativo, trasversale ed inclusivo, capace di coinvolgere una platea ampia che comprende al suo interno persone di tutte le età. Molti gli eventi che si sono susseguiti durante la settimana: incontri come “Sovraindebitamento e usura: malattie nascoste” con la partecipazione di Luigi Cuomo – Presidente della fondazione Paulus; testimonianze come quella di Maria Grazia Trotti e della sua storia di coraggio nel denunciare la ‘ndrina dei Valle a Vigevano; presentazioni di libri come quello di Franco La Torre “Ecco chi sei. Pio La Torre nostro padre” o come quello di Brizio Montinaro “Noi. Gli uomini di Falcone”. Infine, spazio anche al teatro con “La mano sulla spalla” di Danila Bellino, spettacolo ispirato alla storia di Antonio Anile, vittima di usura che ha denunciato la sua situazione e che oggi è dirigente nazionale di Sos Impresa.
La prevenzione del racket e dell’usura, infatti, come sottolinea Lino Busà “si fa anche parlando, facendo cultura, rendendo le persone consapevoli, in particolar modo i ragazzi e i più giovani”. In attesa della seconda edizione di Strada facendo, conclude Busà, “il nostro impegno e la nostra presenza in questi territori rimane anche con gli sportelli “Amico Giusto”, perché la strada da percorrere insieme è ancora lunga.
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