I giovani castelnovesi della Pro Loco tornano in piazza. Nel 2018 organizzarono con successo assieme all’amministrazione e alla Parrocchia del borgo la festa “Ci stea ‘na vota”, che ebbe un importante riconoscimento di pubblico e di stampa. Quest’anno tornano con un programma ancora più ricco, sabato 19 e domenica 20 ottobre.
Gli ingredienti di successo sono: cantine aperte, musica e allegria con tanti ospiti che allieteranno il sabato sera per giovani e famiglie, cibo e olio genuini come solo la Sabina sa offrire con i suoi borghi incantati e infine la cultura con le visite nel week end al Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa e al monumento medioevale di San Donato. La domenica sarà dedicata alle tradizionali celebrazioni religiose della Madonna del Rosario e animata dalle musiche della banda “Giuseppe Verdi” di Poggio Nativo e dai canti del celebre coro del paese.
Tutti nuovi gli artisti quest’anno che renderanno magico il sabato sera: i Tusci Tusci Folk, i Fii de Nisciuno e i Mannaggia, con musiche acrobazie e mangiafuoco. Seguiranno le canzoni italiane di Simone Martini e lo spettacolo di magia di Alessandro Seghini.
Nelle cantine sarà possibile gustare il vino nuovo e le pizze fritte che accompagneranno pasta e fagioli, tonnarelli cacio e pepe, salsicce, arrosticini e per finire ciambelline al vino. Il tutto cucinato e condito con il genuino olio extravergine dei produttori locali, la cui eccellenza è riconosciuta in Italia e all’estero. Per le vie del paese e nelle cantine molti espositori proporranno agli ospiti manufatti artigianali e prodotti a km zero.
Il fine settimana potrebbe essere anche l’occasione di visitare il Museo dell’olio della Sabina, inaugurato nel 2001, che celebra attraverso arte e architettura l’antichissima cultura olivicola della Sabina, terra in cui oggi si produce ancora un olio di fama mondiale: il D.O.P. Sabina. Il museo riunisce in un unico itinerario di visita i luoghi più rappresentativi della storia e delle tradizioni del borgo medievale di Castelnuovo di Farfa. Il visitatore viene accolto dagli accompagnatori e la visita ha inizio risalendo il rinascimentale Palazzo Perelli, che ospita anche la sede municipale del paese.
L’itinerario prosegue poi in un frantoio a trazione animale del XVIII secolo perfettamente conservato, nell’ambiente dell’antico forno cittadino e, infine, nel sito archeologico medievale della chiesa di San Donato. Questo particolare museo ha suscitato grande interesse in Italia e all’estero, perché racconta una storia locale con linguaggi universali: la civiltà dell’olio rivive nelle testimonianze storiche del territorio e nelle nuove interpretazioni che gli uomini del nostro tempo offrono di questo simbolo millenario del mondo mediterraneo.
Un borgo pulsante Castelnuovo di Farfa, grazie alla giovane amministrazione del Sindaco Luca Zonetti e ad un gruppo di giovanissimi che ha voglia di prendere in mano le redini di un borgo incantato, con i suoi paesaggi e con i magici tramonti. Uno scrigno di tesori culturali e tesori naturali, come le Gole del Farfa e le sue grotte, che vanno preservati dalle speculazioni e valorizzati con innovativi programmi. (di Giuseppe Manzo)
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