Foto: Francesco PATACCHIOLA ©
(di Christian Diociaiuti) C’è una realtà a Rieti che fa formazione per specialisti da tutto il mondo a un livello altissimo. E forma questo personale – prevalentemente militare, ma non solo – su aspetti a cui spesso non pensiamo: la sicurezza da minacce nucleari, biologiche, chimiche. La Scuola Interforze per la Difesa NBC di casa nella caserma Verdirosi di Rieti è un riferimento a livello nazionale e internazionale. E oggi, 9 ottobre, ha aperto le porte alla stampa per mostrare cosa si fa e come si fa tra le mura del centro città e nella cittadella di Quattro Strade.
DOPPIA CHANCE – A fare gli onori di casa, il Generale Emilio Corbucci, il Colonnello Francesco Venettilli e il Maggiore Riccardo Colantoni. “Il Media opportunity – spiega il generale Corbucci – è davvero una opportunità, doppia. Per noi per farci conoscere. Possiamo apparire austeri, ma non lo siamo: sotto questa uniforme ci sono uomini e donne. Per voi è l’opportunità di conoscerci e capire cosa accade aldilà di quel portone. In questa scuola prepariamo uomini che saranno impegnati sì in teatri internazionali, ma anche in situazioni che hanno riscontri anche nella vita quotidiana. Si tratta di una scuola interforze perché qui c’è personale di Esercito, Marina Aeronautica e Carabinieri. Una scuola unica: ci difendiamo, e non offendiamo, dalle armi di distruzione di massa. ‘A nuova offesa nuova difesa’ recita il nostro motto. Ma non c’è solo la difesa da questo tipo di armi – spiega Corbucci – ci sono anche problemi quotidiani, come il deposito di rifiuti tossici che va a fuoco, l’incendio di un deposito di gomme…”. E a proposito di incidenti, durante la giornata è stato ricordato anche Stefano Colasanti, il Vigile del Fuoco reatino ucciso da un’esplosione di una cisterna di gpl sulla Salaria il 5 dicembre 2018.
INDOTTO – In una panoramica sulla scuola e sull’attività della scuola, è emerso un dato interessante. Lì dove si forma personale in grado di raccogliere campioni in caso di minaccia o incidente che riguardi l’ambito nucleare, radiologico, biologico o chimico per le successive analisi secondo un protocollo unico e universalmente riconosciuto, c’è un giro di 1000 corsisti l’anno, dall’Italia, dall’Europa e dal mondo. “Qui ognuno di loro si ferma, in media, 15giorni – spiega il colonnello Venettilli – per un indotto che sfiora i 6 milioni di euro. Soldi che arrivano da personale che opera in questa scuola, dai frequentatori che soggiornano in città, dai lavori dati in appalto, dagli acquisti atti sul territorio. Sì, siamo tra le prime aziende del territorio”.
INTERNAZIONALE – Nella giornata aperta ai media, in corso esercitazioni pratiche per corsisti da diverse nazioni: sulle divise dei militari in azione a Quattro Strade, bandiere dei Paesi Bassi, della Norvegia, del Canada. Solo per citarne alcune. Lezioni alla Verdirosi ed esercitazioni al Ciuffelli, in quella “Città Denuclearizzata Nubich” che si può vedere percorrendo via Manio Curio Dentato, andando o tornando da Quattro Strade. Diversi gli scenari in cui militari (ma anche personale sanitario, della Croce Rossa e non solo, a seconda delle esigenze) si forma per essere capace di intervenire in qualsiasi situazione: ad esempio dopo il rinvenimento di un laboratorio clandestino che tratta materiale chimico altamente tossico e pericoloso, utile per un attacco; ma anche il rinvenimento di materiale radioattivo del quale capire la provenienza. “Oggi – spiega il colonnello Venettilli – è impegnato il nostro personale ma anche corsisti di altri reparti e da altre nazioni. In gran parte sono stranieri e il corso si tiene in inglese”. Durante la mattinata, esercitazioni e dimostrazioni su come i militari operano in un vagone della metropolitana in cui due terroristi si sono barricati, ma anche nella “liberazione” di un supermarket ostaggio di altri terroristi; e ancora, il ritrovamento di un laboratorio chimico nelle fogne della città, il campionamento di materiale nucleare e radioattivo in un laboratorio clandestino pronto a confezionare una bomba letale per migliaia di persone. Teatri assolutamente realistici e affini a quanto la cronaca, purtroppo, spesso ci propone.
CONTROLLO DA QUATTRO STRADE – Rieti non è solo una scuola: grazie al Control Area Center a Quattro Strade si monitora l’Italia e l’Europa grazie a centraline sparse su tutto il territorio, da Aosta a Palermo, ma anche dal Portogallo fino all’est Europa, grazie alle quali carpire ogni minima variazione, per esempio, della radioattività e capire subito se c’è stato un incidente nucleare da qualche parte del continente, come intervenire, chi allertare e come la minaccia si sposterà anche grazie al meteo e alla sua vastità.