(dal Corriere di Rieti) A tre anni dalle scosse che hanno raso al suolo Accumoli e le proprie frazioni ieri sono tornati in paese due monumenti simbolo per la comunità. Restaurati, sono stati riposizionati nel centro Sae del capoluogo. In onore al proprio nome, l’associazione Radici Accumolesi continua nella propria azione volta a mantenere vivo il senso di appartenenza della popolazione del Comune raso al suolo dal terremoto di tre anni fa. Sono tornato a casa due monumenti identitari per la comunità accumolese. Un evento di portata simbolica – accolta dal Comune di Accumoli – perché residenti e non, potranno ritrovare nel centro Sae del capoluogo proprio quei monumenti che erano posti nei giardini di piazza San Francesco, all’ingresso del paese.
Amministratori, forze dell’ordine e cittadini ieri mattina hanno preso parte alla manifestazione. Si tratta delle prime opere a tornare fra i cittadini dopo il sisma del 2016. Il monumento a Salvatore Tommasi, luminare della ricerca medica di metà Ottocento e patriota risorgimentale, era stato eretto nel 1927; è stato restaurato a cura dell’associazione Radici Accumolesi che si è fatta promotrice di una raccolta fondi. Il monumento ai Caduti invece, inaugurato nel 1958, è stato restaurato grazie all’intervento dell’Associazione Nazionale Alpini regionale del Lazio e del gruppo alpini di Accumoli.
Alla raccolta fondi promossa dall’associazione Radici Accumolesi, hanno aderito: la Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti; il Rotary- E-Club Fenice del Tronto; il Lions Club Amatrice Valle del Velino; l’Associazione Bikers Invasori di Roma, Italia Nostra L’Aquila; Archeoclub L’Aquila; Banca Credito Cooperativo Roma; Laga Insieme onius e Studio Odontotecnico Puzzilli. Il restauro del Monumento a Salvatore Tommasi è stato opera della restauratrice Stefania Zucconi. Il progetto della ricollocazione è stato dell’ing. Roberto Spadoni. I lavori edili della ditta Alfredo Paluzzi.
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