(ch.di.) Stava seguendo il Real Rieti con un occhio, con l’altro seguiva la qualificazione della staffetta 4×100 maschile ai mondiali di Doha. L’ex velocista azzurro dell’Esercito Roberto Donati ha visto battere, questa sera, il record che insieme a Simone Collio, Maurizio Checcucci ed Emanuele Di Gregorio ha realizzato a Barcellona, agli Europei di Barcellona (fu argento) nel 2010, il 1° agosto. Un record che durava da nove anni, due mesi e tre giorni. Lo sprinter di Poggio Fidoni, oggi consigliere comunale con delega allo sport della giunta Cicchetti, deve inchinarsi al quartetto formato da Federico Cattaneo, Davide Manenti, Marcel Jacobs e, soprattutto, del primatista italiano dei 100, che ha battuto anche Mennea, Filippo Tortu.
“Da una parte sono dispiaciuto- dice a RietiLife, Roberto Donati, dopo aver fatto un sospiro che gli riporta in testa i passaggi di testimone vincenti a Barcellona – un record italiano è sempre un record e dispiace perdere il primato. Avrei sperato che questo record fosse servito ai ragazzi per la finale e per le Olimpiadi. L’Italia ha sprinter di assoluto livello: Federico, Davide, Marcell ma soprattutto Filippo, che abbiamo ammirato a Rieti a maggio con quel 9.97 ventoso che ci ha fatto esultare. Si è alzato il livello della velocità mondiale e italiana. C’è un potenziale elevatissimo”. Sprint mondiale che, inevitabilmente, risente del passaggio di Usain Bolt, il marziano giamaicano che ha riscritto non solo gli annali dell’atletica, ma anche quelli di fisica, biologia e medicina. E che pur assente, fa sentire la sua presenza eccome.
Chissà se Donati, dopo il record, ha sentito l’amico e collega (di sprint, non di “poltrona”), Simone Collio: “No, purtroppo no, sarà sicuramente ancora a Doha con Ivet”.
Nella foto Roberto Donati festeggia a Barcellona nel 2010: argento e record italiano. Oggi è consigliere comunale e in forza all’Esercito Italiano
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