“Come un fulmine a ciel sereno in piena estate, la nota datata 5 agosto 2019, inviata al comune di Rieti dalla Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità della Regione Lazio, aggrava le preoccupazioni di questa Organizzazione Sindacale riguardo al futuro del Trasporto Pubblico Locale”. Lo dichiara in una nota Marco Palmerini, segretario della Cisal di Rieti.
“La missiva della Regione Lazio, resa nota dal Dirigente del V settore del Comune di Rieti, lo scorso 1 ottobre nell’ambito dell’ordinanza sindacale per la proroga dei servizi ad ASM, prosegue il Sindacalista, informa l’Ente “circa i primi risultati operativi della complessa ridefinizione dei livelli dei servizi minimi nella ripartizione del fondo regionale TPL (Trasporto Pubblico Locale)”. Sempre in detto contesto il Dirigente Comunale informa riguardo ad alcune riunioni presso l’Assessorato competente regionale, nel quale si sarebbe appreso di un “drastico, seppur progressivo, taglio del contributo attualmente concesso…., fino ad arrivare ad un complessivo -64% al quarto anno”. Questa notizia, peggiore di quella già nota – aggiunge il Segretario della Cisal – impone una rigida presa di posizione oltre che dal Sindacato, anche dalla Politica locale e dagli Enti che erogano il servizio di TPL. Evidente è il fatto che il taglio del servizio di TPL è direttamente proporzionale alla riduzione dei finanziamenti regionali, pertanto questo territorio fortemente penalizzato per la sua conformazione, per la ridotta densità abitativa e per la pesante crisi economica aggravata dagli effetti del sisma, non deve subire un’ulteriore sforbiciata ai servizi”.
“Oltre a sensibilizzare la Politica, con questa nota vogliamo interessare anche l’Osservatorio sui Trasporti coordinato dal consigliere comunale Moreno Imperatori – conclude Palmerini – organismo al quale la Cisal su invito ha aderito ma, restiamo ancora in attesa di un invito alle riunioni. Non dobbiamo consentire un ulteriore umiliazione del nostro territorio, sì alla razionalizzazione del Trasporto Pubblico Locale, no ai tagli lineari. La Cisal è pronta alla mobilitazione”.
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